VERBANIA – 22.07.2016 – S’era tuffato
dalla barca sotto gli occhi dell’amico e dall’acqua non è più riemerso. È passato un anno esatto dall’annegamento di Renato Casarotti, il 49enne originario di Gargallo e residente a Sesto Calende che il 22 luglio del 2015 scomparve nello specchio di lago antistante Suna.
Quel giorno sul Verbano spirava un vento fortissimo. Renato, con l’ex compagno di scuola Antonello, s’era concesso una gita in motoscafo, partendo dalla sponda lombarda. Nel primo pomeriggio aveva attraccato il suo scafo, 5 metri e mezzo con motore fuoribordo, al lido di Suna, a fianco della sede dei Sub Verbania. Ha bevuto una birra e poi ha detto all’amico che si sarebbe tuffato per rinfrescarsi. Una volta in acqua ha mosso alcune bracciate, ha chiesto aiuto, è sparito in pochi istanti dalla vista e da allora se ne sono perse le tracce.
Guardia costiera, polizia, sub e vigili del fuoco l’hanno cercato per tutto il giorno. I sommozzatori dei pompieri hanno proseguito le ricerche nelle settimane successive, con squadre in acqua e con un robot dotato di gps e telecamera. Ricerche vane perché di lui non s’è più trovata traccia.
Quarantanove anni, tecnico manutentore alla Lascor di Sesto Calende, azienda che produce casse per orologi in metallo, era separato e aveva una figlia.