DOMODOSSOLA-22-07-2016- Si avvia alla conclusione
il primo progetto in Italia nato per costituire una vera e propria filiera garantita per le carni di selvaggina con un marchio di qualità certificato legato al territorio di appartenenza. E' infatti in programma per martedì 26 luglio alle ore 9.30 presso il Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola la conferenza di chiusura del progetto “Filiera eco-alimentare: valorizzazione delle carni di selvaggina, la gestione di prodotto sostenibile come strumento di stimolo al miglioramento ambientale dei territori alpini”.
Il progetto è partito a febbraio 2015, con capofila l'Associazione Ars.Uni.Vco e come partner l’Università di Milano nei dipartimenti Vespa di Scienze veterinarie per la salute, la produzione animale e la sicurezza alimentare e Dimevet di Medicina veterinaria, il centro interdipartimentale per la gestione sostenibile e la difesa della montagna Gesdimont e l’Unione Montana Alta Ossola. Martedì sarà quindi l'occasione per condividere i risultati di questi 18 mesi di lavoro, con i partner del progetto, che illustreranno dati ed indicazioni sul processo di filiera dal punto di vista tecnico, igienico sanitario ed economico. L’idea progettuale è nata dall'analisi dei dati reali che riguardano la presenza di selvaggina a livello locale per arrivare alla convinzione che questa possa diventare parte integrante e insostituibile dell'enogastronomia e del turismo. Nello spazio alpino è possibile infatti produrre oltre 7 milioni di porzioni di carne di selvaggina all’anno e solo nell’Alta Valle Ossola si stima una produzione di più di 120.000 porzioni annuali. Una produzione di tale entità ha bisogno di una verifica della filiera, soprattutto a livello sanitario, e in questo senso si è mosso il progetto, mantenendo sempre come obiettivi la promozione della bio-risorsa rinnovabile derivante dalla gestione delle carni di selvaggina e la creazione di una filiera per favorire un sistema di economia locale competitiva nel settore agro-alimentare e turistico.
Si tratta di costituire una vera e propria filiera garantita per le carni di selvaggina con un marchio di qualità certificato legato al territorio di appartenenza. Tutto ciò partendo dalla formazione dei cacciatori e dei trasformatori del prodotto per arrivare alla stesura di un disciplinare di produzione etico, un tracciato che garantisse l’elevata sicurezza igienico-sanitaria e la tracciabilità attraverso un marchio specifico del prodotto finito. Partendo dal territorio circoscritto dell’Ossola la visione a lungo termine è quella di diffondere l’eccellenza locale anche nel resto d’Italia.
Per chi fosse interessato la partecipazione alla conferenza di chiusura è libera e gratuita, sarà possibile seguire l’evento anche a distanza in videoconferenza diretta inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..