VARALLO- 11-01-2025-- In Italia non si registrano casi di persone uccise dal lupo in tempi recenti, i
documenti attestano casi di uccisioni tra il 1801 e il 1825. Il presidente dell’Unione montana Pietrasanta venerdì sera a Varallo nella sala del Palazzo d'Adda, nell’introdurre il convegno suklla convivenza con i lupi ha spiegato come sia importante fare dei tavoli di discussione e dei monitoraggi a proposito per salvaguardare gli allevatori e il loro prezioso lavoro.
In collegamento l’europarlamentare Pietro Fiocchi si è detto soddisfatto di come il lupo sia passato da categoria altamente protetta a genericamente protetta, ciò permetterebbe dei piani di abbattimento selettivo.
Ha proseguito a spiegare e moderare la serata il giornalista Giovanni Todaro, che si è mostrato molto critico riguardo ai monitoraggi e le fake news: secondo Todaro si sta sottovalutando il problema e anche se ultimamente non ci sono stati morti si sono registrate molte aggressioni, inoltre la reintroduzione del lupo se non è stata artificiale è stata comunque favorita e agevolata.
In Abruzzo non sarebbe vero che vi è una pacifica convivenza con i lupi ma essi creano sempre più problemi, ovviamente agli allevatori ma anche ai normali cittadini. Bisogna adeguarsi agli altri paesi europei come la Francia dove i lupi sono in
numero molto ridotto.
Nella serata si è stati critici anche col lavoro di Life wolf alps che nel suo progetto di monitoraggio costato svariati milioni di euro (superiori a 11 milion) sarebbe stata sì scientifica ma senza riguardo al buonsenso e alle esigenze istituzionali: sarebbero stati registrati solamente i casi certi e certificati da personale medico veterinario in realtà i casi di aggressioni sarebbero molti di più.
Vi è stato un solo contraddittorio da parte di un’animalista che ha provato a dire che il lupo non è poi così pericoloso e che bisogna difendere gli allevatori senza creare allarmismo e questo, sebbene sia stato criticato, è stato invitato alla prossima conferenza da parte degli organizzatori della serata.
La conferenza è stata promossa dall’associazione nazionale Tutela rurale con l’Unione regionale segugisti e il patrocinio dell’Unione montana.
Federico Zancaner