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san biagio parcheggio

VCO - 11-1-2025 -- Poi finisce che il tempo definisca il senso delle cose. Il riferimento è alla missiva che il sindaco di Domodossola Lucio Pizzi, nei giorni scorsi ha inviato al presidente Alberto Cirio e all'assessore alla Sanità Federico Riboldi chiedendo ragione delle tempistiche per la ristrutturazione del San Biagio. Quella da 100 milioni di euro, che andrebbe a fare il paio con gli altri 100 milioni destinati al recupero dell'ospedale di Verbania. Ma alla luce delle indiscrezioni uscite a mezzo stampa la richiesta di Pizzi potrebbe essere letta un po' diversamente. Traducendo: "Caro presidente, caro assessore. Si farà mai la riqualificazione dei due ospedali?".
L'indiscrezione vorrebbe il ministero della Salute dire no alla doppia riqualificazione poiché in un territorio di 155mila abitanti mantenere due ospedali con reparti completi, quindi in grado di supportare due DEA non è sostenibile. Decisione che obbligherebbe a ripensare completamente la strategia territoriale, aprendo a nuovi-vecchi scenari. L'ospedale unico.
E mentre la Lega, che ha promosso e spinto l'ipotesi della doppia ristrutturazione tace, le reazioni politiche non si fanno attendere. Il segretario regionale del Partito Democratico, Domenico Rossi, esordisce con la più classica delle bacchettate "Ve l'avevamo detto", ovvero: "Stiamo aspettando l’ufficializzazione della nota del Ministero, ma già nella seduta del 13 giugno 2023 avevamo previsto che la decisione della destra di adottare il modello dei due ospedali sarebbe stata un vicolo cieco [...]. È scandaloso che si sia arrivati a questa situazione per una scelta elettorale, voluta dalla Lega e sostenuta dalla coalizione di destra, che ha ignorato gli interessi e i bisogni sanitari dei cittadini del VCO. Questo ha causato l’esodo del personale sanitario e il ricorso a gettonisti, rendendo la zona poco attrattiva per i professionisti. Il progetto ha annullato decenni di lavoro e ha condannato il territorio a una sanità di serie B. Ci si chiede se Cirio riconoscerà il suo errore o continuerà a sostenere una decisione che ha ignorato le voci di sindacati, medici e cittadini".
Non meno forte l'attacco del sindaco di Ornavasso Filippo Cigala Fulgosi, Comune "scippato" dalla possibilità cullata per qualche anno di essere sede dell'ospedale unico "per mere ragioni campanilistiche". "Il risultato è stato, oltre a una continua presa per i fondelli del nostro territorio e a costi stratosferici della nostra ASL (ho letto di 63 milioni di euro di deficit), l'impossibilità di erogare cure adeguate costringendo così i pazienti a rivolgersi ad altre strutture ospedaliere, spesso fuori regione o private - aggiunge il sindaco -. Di questo passo oltre a restare senza medici che, a parte i gettonisti, non hanno alcun interesse a venire nel VCO e a restare senza personale infermieristico, il nostro ospedale di riferimento sarà quello di Novara o, meglio, la nuova città della salute di Novara perché li sì che sono stati capaci di realizzare quello di cui gli abitanti avevano bisogno".
Quale potrebbe essere l'ipotesi?
Il paventato no del ministero alla doppia ristrutturazione apre nuovi scenari finora solo ipotizzati. Il piano alternativo che potrebbe prendere forma vede due direttrici ben precise: da un lato un ospedale provinciale a Piedimulera, dove lo si era ipotizzato già agli inizi del nuovo millennio, dall'altro la trasformazione della struttura di Pallanza in polo di medicina privata. Non a caso il presidente Cirio, in occasione della presentazione die nuovi direttori generali della ASL del VCO, venerdì, aveva tessuto le lodi di una sanità privata vista nell'ottica di "sanità complementare e mai sostituiva della sanità pubblica", sarà stato un messaggio inviato soprattutto al VCO?
AD