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lomazzi augu bonini

VERBANIA - 12-01-2025 -- Erano tutti sportivi, appassionati di montagna e conoscitori della montagna, compagni di numerose escursioni in quota, persone molto note a Verbania anche per la loro attività. Suscita profondo cordoglio e costernazione la notizia della morte dei tre scialpinisti verbanesi rimasti vittime oggi di una valanga in alta Val Divedro.

Enzo Bonini (Gaudenzio il nome all'anagrafe) e Matteo Auguadro erano legati dalla comune passione -anche agonistica- per la vela. Si erano conosciuti in barca, pur avendo una certa differenza di età. Bonini, 65 anni, socio del Circolo velico Canottieri Intra, apparteneva al team velico di Altea, membro dell’equipaggio del Melges24 plurititolato in Italia e nel mondo. Residente a Ghiffa, in città era conosciuto anche per la sua attività lavorativa, socio dell’autoscuola Corna di Intra, che ha assistito diverse generazioni di verbanesi nel conseguimento della patente.

Matteo Auguadro la vela l’aveva scelta come mestiere. Quarantotto anni compiuti a settembre, ha ereditato la passione per questo sport dal papà Tiziano. S’è fatto strada in diverse classi veliche. Prodiere di team vincenti nelle classi Imr, Farr40 e Melges24, ha gareggiato anche nelle selezioni per l’America’s cup, con il consorzio tricolore Mascalzone latino. La famiglia è molto conosciuta in città. Il papà, ex professore di scuola superiore come la mamma, ha un’attività florovivaistica. Sposato con Rachele, lascia due figlie adolescenti, Allegra e Carlotta.

Il più giovane dei tre, Matteo Lomazzi, aveva 34 anni ed era uno sportivo a tutto tondo. Oltre alla montagna si dedicava alla bicicletta e alla corsa. Lavorava in Svizzera, come frontaliere.

Nella foto, da sinistra: Auguadro, Lomazzi, Bonini.