VERBANIA - 13-01-2025 -- Trecento euro di multa per le minacce col bastone, assoluzione dalle lesioni per l’incertezza sulle cause delle lesioni. È questa la richiesta del pm Maria Portalupi nei confronti dei due verbanesi finiti a processo per una lite condominiale degenerata in aggressione fisica. Nel 2022 nella palazzina di Intra in cui entrambi abitano si discuteva, in una sorta di informale riunione tra condomini, dei lavori di impermeabilizzazione dei garage, per la cui spesa non c’era accordo tra i vari proprietari degli appartamenti facenti parte il palazzo. Lo stallo non si risolveva e uno dei due imputati decise che non sarebbe più rimasto ad ascoltare. Fece per andarsene ma l’altro lo trattenne. Le parole si fecero via via più pesanti e ci fu una zuffa, proseguita nei pressi dell’automobile di un terzo proprietario, contro la quale entrambi finirono, ruzzolando a terra. Successivamente quello dei due che aveva subito le ferite più pesanti – naso rotto e protesi dentaria danneggiata – si avvicinò al proprio garage, dal quale uscì reggendo in mano un bastone che, agitato in aria, accompagnò a minacce di morte.
Per quell’episodio, dopo che entrambi si sono recati al Dea a farsi visitare e dopo querele reciproche, sono stati aperti due distinti procedimenti penali, uno davanti al giudice di pace e uno di fronte a quello monocratico. Quest’ultimo è arrivato alle battute finali e, dopo aver ascoltato i testimoni, ha visto le parti formulare le proprie conclusioni. Per l’accusa la minaccia aggravata dall’uso del bastone è provata, mentre non è certo se la frattura del setto nasale e il colpo alla bocca che ha danneggiato la protesi sia avvenuta nella caduta contro la vettura, il che non renderebbe volontarie le lesioni. Il ferito, da parte sua, ha chiesto un risarcimento provvisionale di almeno 12.000 euro per danni materiali e morali.