OMEGNA - 14-1-2025 -- Questione di giorni, forse di ore, e il ministero della Salute esprimerà il suo parere tecnico sulla possibilità del complesso riattamento da 200 milioni di euro per i due ospedali del VCO. E mentre anticipazioni di stampa vorrebbero il no cosa praticamente fatta, l'ipotesi dell'ospedale unico, che da tempo ha ripreso vigore, diventa sempre più presente.
L'iniziativa del sindaco di Omegna Daniele Berio ha raccolto al momento 44 adesioni di primi cittadini, su 81 comuni che compongono il territorio dell'ASL VCO, territorio nel quale ricadono praticamente anche tutti i Comuni cusiani, eccezion fatta per Gozzano. Il documento dei sindaci per il sì al nuovo ospedale è nient'altro che la ripresa dell'appello inviato a tutti i sindaci (e al ministero) con il quale l'Ordine dei medici del VCO proponeva la sua sintesi sul sì al nuovo ospedale. "Siamo fortemente convinti che solo un ospedale Nuovo, Unico e Centrale sia la risposta etica, deontologica, appropriata ed efficace ai bisogni di salute della nostra comunità per una sanità nel nostro territorio che rispetti l’articolo 32 della Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, si leggeva.
"Senza dare una connotazione politica, senza tifoserie di territorio o di parte politica". Berio ha adottato l'iniziativa come "civico" e indipendente. E vi hanno aderito trasversalmente sindaci di area del centrodestra, che andrebbero quindi contro l'indirizzo della giunta Cirio, e anche sindaci ossolani, particolarmente sensibili alla questione della localizzazione. "Abbiamo realizzato il documento sulla base di due principi - spiega Berio - Il primo è che non si parli del dove, perchè dal punto di vista della logica sanitaria è indifferente. Sarà la Regione a concepire il dove sulla base di valutazioni tecniche urgenti. Urgenti perchè abbiamo già perso 20 anni e non vorremmo perderne altrettanti. Ci serve un ospedale salvavita - aggiunge Berio - per acuzie ed emergenze, a supporto del quale operi tutta la rete della sanità territoriale. Il piano prevede ben 11 punti di vicinato nel territorio, di diverse dimensioni, e questo in qualche modo è anche una riposta a quel fraintendimento da parte di molti cittadini che credono sarà loro tolta la sanità vicino casa". Queste ore sono di attesa, il responso dei tecnici del ministero farà la differenza sulle azioni che il territorio potrà intraprendere: "Se ci sarà un diniego del ministero - aggiunge Berio - il passo successivo è fare pressione verso la Regione perchè ci prenda in considerazione. In ogni caso quello che chiedo e che mi auspico dai miei colleghi sindaci è un gesto d'amore verso il territorio che superi le parti e i partiti, ma che guardi solo l bene dei cittadini di tutta la provincia. E lo dico perchè ci sono posizioni strane, sindaci che sarebbero anche per l'ospedale unico, ma che ne fanno una questione politica, o che non vogliono far dispiacere a questo o quell'amico".
AD