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tribu vb 2022

VERBANIA - 14-01-2025 -- L’accusa di rapina è caduta, ma le lesioni aggravate, con la contestata recidiva, gli sono costate care. Quattro anni, sei mesi in meno da quanto chiesto dal pm Nicola Mezzina, è la pena alla quale il Tribunale di Verbania ha condannato Pavlin Georgiev, ventinovenne di origine bulgara residente nel Cusio. È a Omegna che, nel 2022, fu protagonista di un fatto di cronaca avvenuto nei pressi di un bar del centrale viale Garibaldi. Tra gli avventori c’era un uomo di nazionalità marocchina che, in strada, venne improvvisamente aggredito da una persona sconosciuta. Picchiato e finito a terra, si ritrovò con il naso e una protesi dentaria rotta, senza orologio e il denaro contante che teneva nel portafogli. Sul posto intervenne la polizia ma non riuscì nell’immediato a identificare l’aggressore. La vittima riferì, perché gli era stato suggerito da amici, il nome di una terza persona risultata poi estranea al fatto. Ma fornì successivamente agli uomini del commissariato cusiano le foto di colui che, cercato sui social network, riconobbe personalmente. Da qui è nato il processo che, con due capi di imputazione “pesanti”, la rapina dell’orologio e del denaro, ma anche le lesioni aggravate –la prognosi finale, documentata dalla parte civile, è stata di quasi 150 giorni– è finito di fronte al collegio presieduto da Gianni Macchioni.

Nella sua requisitoria il pm Mezzina ha sottolineato la personalità dell’imputato, che ha alle spalle precedenti specifici per lesioni; ha rimarcato i futili motivi dell’aggressione; e, chiedendo l’assoluzione per la rapina in quanto dalle dichiarazioni stesse della vittima non è parsa chiara la dinamica della sparizione di soldi e orologio, ha insistito per una condanna a quattro anni e mezzo.

Il collegio ha respinto le tesi difensive dell’avvocato Pipicelli, che ha contestato l’identificazione dell’imputato, accogliendo la richiesta di risarcimento del marocchino che, costituito con l’avvocato Antonello Riccio, riceverà un risarcimento integrale di 10.000 euro, oltre alle spese legali di costituzione. I giudici hanno anche disposto l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.