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DOMODOSSOLA - 16-1-2025 -- Un nuovo caso di truffa informatica è stato denunciato presso il Settore Polizia di Frontiera di Domodossola, dove un cittadino ossolano è rimasto vittima di un sofisticato raggiro che ha visto i malviventi utilizzare persino il numero telefonico della stessa Polizia di Frontiera.
La vicenda ha inizio con un SMS apparentemente inviato dalla banca della vittima, che segnalava un accesso sospetto al servizio di home banking. Il messaggio, in realtà fraudolento, conteneva un link che il cittadino ha seguito, innescando così la trappola dei truffatori.
La sofisticata operazione è proseguita con una chiamata da parte di un sedicente operatore bancario, che ha allertato la vittima riguardo a un presunto bonifico non autorizzato dal suo conto corrente. Per rendere più credibile la messinscena, i malviventi hanno anticipato alla vittima che sarebbe stata contattata dalle forze dell'ordine.
Il colpo di scena è arrivato quando il cittadino ha ricevuto una chiamata che apparentemente proveniva dal numero ufficiale della Polizia di Frontiera di Domodossola. Convinto di parlare con un ispettore, l'uomo ha seguito le istruzioni ricevute, effettuando un bonifico di considerevole entità. Solo quando i truffatori hanno tentato di convincerlo a eseguire un secondo trasferimento di denaro, sono sorti i primi sospetti.
Recatosi personalmente presso gli uffici della Polizia di Frontiera, l'uomo ha scoperto che il presunto ispettore "De Nicco" non esisteva e di essere stato vittima della tecnica dello "spoofing" telefonico, un attacco informatico che permette di falsificare l'identità del chiamante.
La Polizia di Frontiera, alla luce dell'accaduto, ricorda che le forze dell'ordine non richiedono mai trasferimenti di denaro o movimentazioni bancarie telefonicamente. Si raccomanda ai cittadini di verificare sempre la veridicità delle informazioni ricevute contattando direttamente gli uffici di polizia attraverso i canali ufficiali.
Questo episodio evidenzia come i truffatori stiano sviluppando tecniche sempre più sofisticate, arrivando persino a clonare i numeri telefonici delle forze dell'ordine per rendere più credibili i loro tentativi di frode.