OMEGNA - 16-1-2025 -- Sì all'accorpamento delle ATL dell'alto Piemonte per tutti i vantaggi che potrebbe portare, ma attenzione ai personalismi, agli individualismi e ai conflitti d'interesse. La collaborazione deve essere equa, altrimenti il rischio è che anche la gestione turistica finisca per essere divisiva come l'esempio dell'ospedale unico del VCO dimosta. È la sintesi del pensiero espresso dal sindaco di Omegna Daniele Berio sull'ipotesi di accorpare il Distretto Turistico dei Laghi con l'ATL dell'Alto Piamonte in un unico organismo.
Il comunicato:
L’assessore Regionale al Turismo Marina Chiarelli ha presentato un progetto di ristrutturazione delle ATL dell’alto Piemonte che prevede l’accorpamento del Distretto Turistico dei Laghi con quello di Biella, Novara, Valsesia e Vercelli.
In linea di principio, penso che indirizzare il territorio a unirsi e cooperare sia utile e opportuno, nel turismo come in ogni altro ambito.
A Omegna, città fortemente interessata allo sviluppo di questa importante risorsa, abbiamo avviato diversi progetti – come, ad esempio, il marchio territoriale CUSIO 25 o il percorso TRA.ME in collaborazione con il Canton Ticino - basati proprio sul principio della cooperazione, nella quale personalmente credo molto.
In presenza delle giuste condizioni, la scelta di unirsi sotto un’unica governance presenta indubbi vantaggi per tutti in quanto aumenta l’attrattività, la visibilità e l’efficienza del territorio grazie alla possibilità di diversificare l’offerta; di raggiungere un pubblico più ampio attraverso la promozione congiunta; di ridurre i costi e migliorare l'efficienza operativa condividendo le risorse finanziarie e umane, i dati e le informazioni; di costruire un'identità di marca forte e riconoscibile.
Tuttavia, il realizzarsi o meno dei benefici auspicati dal progetto di accorpamento è condizionato, a mio parere, dalle dinamiche specifiche della collaborazione nella quale non devono trovare posto individualismi, pregiudizi e conflitti di interesse.
Intendo dire che è fondamentale che ci sia da parte di tutti i soggetti coinvolti la fattiva disposizione a una collaborazione equa, e la chiara visione di un obiettivo comune da conseguire senza rivalità ma piuttosto attraverso la valorizzazione dei punti di forza propri di ogni soggetto.
Ho voluto sottolineare l’importanza di considerare e gestire eventuali fattori potenzialmente negativi, perché ad esempio sulla questione sanità - sebbene di primaria importanza - gli egoismi di territorio e le posizioni di schieramento hanno (finora) impedito di fare le scelte giuste.
In questo caso, un approccio tecnico e ben coordinato nella composizione della governance può scongiurare questi rischi e assicurare che l'accorpamento porti effettivi vantaggi a tutte le realtà coinvolte.
Detto questo, per parte mia guardo con favore al progetto presentato dalla Regione con la speranza che la razionalizzazione delle risorse consenta finalmente quegli investimenti infrastrutturali (compreso un sistema sanitario affidabile) che sono determinanti per lo sviluppo turistico di un comprensorio.