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marco marchioni

BAVENO - 16-01-2025 -- Confermato dalla Regione, attendeva solo l’ufficialità del Cda, che è arrivata con la nomina a presidente. Dopo quattro anni alla guida di Atc Piemonte nord, il bavenese Marco Marchioni sarà ancora numero uno dell’ente che gestisce le case popolari del quadrante Vco-Novara-Biella-Vercelli.

Avvocato, ex presidente dell’Ordine di Verbania, già consigliere a Baveno, è rappresentante della Lega, partito che ringrazia per la fiducia. “Ringrazio innanzitutto il governatore Cirio, la giunta regionale e la Lega, in special modo il segretario regionale Riccardo Molinari e quello provinciale, Enrico Montani, per la fiducia accordata nei miei confronti testimonianza, credo di poter affermare, del buon lavoro svolto sin qui. Ringrazio anche il consiglio di amministrazione uscente, i dirigenti e il personale tutto di Atc. È stato un periodo non facile ma soddisfacente sotto ogni punto di vista, dove molto è stato fatto in direzione del miglioramento complessivo delle condizioni abitative dei nostri sessantamila utenti, ma molto ancora resta da fare”.

Le linee programmatiche del prossimo quinquennio vanno verso la valorizzazione del patrimonio immobiliare: circa 15.000 tra alloggi, box e negozi. “Il nostro obiettivo, non certo facile data la vetustà di una parte delle palazzine che gestiamo – dice Marchioni –, è quello di cercare di migliorare le condizioni di vita generali dei nostri inquilini, offrendo loro appartamenti sempre più moderni e tecnologici che nulla hanno da invidiare a quelli a disposizione sul mercato privato. Alla luce delle tante trasformazioni in atto nella società, pandemia, post Covid, rincari energetici, guerre e non soltanto che toccano da vicino in particolar modo i segmenti più fragili delle popolazioni e tra questi anche gli inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, il nostro impegno è quello di proseguire a lavorare a fari spenti, confidando anche negli aiuti economici di Stato, Regione ed Europa, perché migliorare le case popolari significa migliorare un po’ le nostre comunità”.

Tra gli obiettivi da perseguire, anche il contrasto alle morosità degli inquilini, già avviato nel precedente mandato. “Lo abbiamo fatto – spiega – in un’ottica di giustizia ed equità sociale nei confronti di chi, silenziosamente, aspetta da tempo di avere una casa. Da anni insistiamo nel far passare l’informazione che l’Ente procede con le ingiunzioni fiscali, i pignoramenti e che chiede ai Comuni di pronunciare ed eseguire le decadenze. Gli inquilini se ne rendono conto più di prima e così vengono a concordare piani di rientro, per non essere costretti ad abbandonare l’alloggio prima del tempo. D’altronde, non è giusto che chi non paga un affitto medio calmierato di 96 euro, tolga il posto a chi è in graduatoria ed attende pazientemente, e con sacrifici, di ottenere ciò che dovrebbe essere un suo diritto”.