1

asfalto lavori strada

RE - 23-07-2016- È prossimo l'inizio

degli attesi lavori sulla s.s. 337 nel tratto di strada da Re al Confine Svizzero, attraversato quotidianamente da centinaia di frontalieri. Tuttavia, suscita molta preoccupazione tra i frontalieri la ventilata ipotesi di chiusura completa, per un periodo di 6 mesi, della s.s. 337 per il lavori in previsione nel progetto presentato dal capo compartimento ANAS, ing. Bortolan, e dal responsabile dell'area progetto, ing. Petruzzelli. Il progetto in questione è completamente diverso dai precedenti e fa delle varianti al piano viario il suo punto di forza. Partendo da appena fuori l'abitato di Re iniziano le opere di allargamento della sede stradale che viene portata a 8 metri di larghezza anziché i 9,20 pensati inizialmente, ciò ovviamente favorisce il contenimento delle spese e la riduzione dei tempi di intervento. Si prevede inoltre la costruzione di due ponti prima dell'abitato di Meis e di due gallerie di circa 300 metri ciascuna per una spesa complessiva dell'opera di circa 70.000.000 euro. L'ipotizzata chiusura della strada per la costruzione delle gallerie dovrebbe avvenire in due fasi, di due e successivamente sei mesi, tale chiusura ridurrebbe di un paio d'anni, da 5 a 3, il tempo di realizzazione dell'opera. Le istituzioni competenti e il presidente coordinamento provinciale frontalieri, Antonio Locatelli, stanno seguendo il problema con molta attenzione e hanno da subito sottolineato le ragioni per cui la proposta di chiusura completa della strada non sia ipotizzabile. Innanzitutto c'è il timore che i tempi di chiusura previsti non vengano mantenuti; inoltre nonostante la sempre grande disponibilità data dalla ferrovia vigezzina per eventuali corse speciali, il lavoro oltreconfine difficilmente rende possibile l'utilizzo del treno per il viaggio: i cantieri di lavoro sono distribuiti su tutto il territorio ticinese e questo comporterebbe l'utilizzo di un altro mezzo di trasporto da Locarno verso i cantieri e le fabbriche che non sono in zona; l'alternativa strada provinciale della valle Cannobina comporterebbe disagi notevoli sia durante la stagione estiva, con i turisti, sia in quella invernale per la morfologia stessa della strada ed inoltre si riverserebbero centinaia di auto lungo il confine di Brissago, con le conseguenti code e ritardi che andrebbero ad incidere sulle già precarie situazioni in alcuni posti di lavoro. Tutte queste problematiche sono ben chiare alle istituzioni competenti.