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tribunale 17

VERBANIA - 22-01-2025 -- Assolto l’impresario datore di lavoro, così come il proprietario del macchinario portato e messo in opera in cantiere. Non avrà ripercussioni penali il gravissimo incidente sul lavoro che, nell’ottobre del 2021, costò una gamba a un muratore del Novarese. L’uomo stava operando per un’impresa di costruzioni in un cantiere nel Cusio meridionale dove era in corso la ristrutturazione di una villetta. Nell’immobile si stava procedendo con lavori di demolizione di una certa rilevanza, motivo per cui era stato noleggiato un frantoio mobile per macinare i detriti e portarli via più agevolmente. Trasportato con un camion, il macchinario era stato scaricato all’ingresso dello stesso vialetto in pendenza che conduceva alla villa vera e propria. Uno stretto passaggio, con ridottissimi spazi di manovra. Quel giorno il telecomando mobile del frantoio, che permette all’operatore di muoverlo a distanza potendo tenere sott’occhio l’area circostante, non funzionava e colui che doveva guidarlo in loco aveva utilizzato la pulsantiera a lato del mezzo. Non si avvide quindi che, dalla parte opposta, un muratore, cercando di spargere sabbia sotto i cingoli al passaggio del frantoio, scivolò in avanti e finì proprio con la gamba sotto quella massa di ferro e ingranaggi. Il 118 intervenne d’urgenza e, portato in ospedale, il manovale subì l’amputazione dell’arto sotto il ginocchio. La sua posizione personale, con l’Inail e con l’assicurazione, l’ha già definita ottenendo un risarcimento e rinunciando alla costituzione di parte civile. Nel processo sono rimasti i due impresari che, alla luce di un lungo dibattimento e anche a fronte di una ricostruzione difficoltosa dello Spresal, che non intervenne per i rilievi il giorno stesso, sono stati assolti dall’accusa di lesioni colpose. Il pm aveva chiesto per entrambi la condanna a quattro mesi.