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PIEMONTE - 23-1-2025 -- La Regione Piemonte ha confermato che, per l’anno scolastico 2025/2026, non ci saranno ulteriori riduzioni delle istituzioni scolastiche. La decisione è stata comunicata durante un incontro sul dimensionamento scolastico con le Province piemontesi - per il VCO ha partecipato il presidente Alessandro Lana - in cui è stata espressa la volontà di approfondire ulteriormente le necessità specifiche dei territori provinciali. Confermata dunque anche la scelta per Domodossola di rimandare di un anno la decisione su un accorpamento degli istituti comprensivi. Se ne riparlerà in estate.

“A partire dallo scorso anno, Regione Piemonte ha mantenuto un dialogo costante e costruttivo con le Province, con il Governo - in particolare modo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e con l’Ufficio Scolastico Regionale. La scelta di tutti è stata chiara: stare dalla parte dei territori”, ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte e assessore all'Istruzione e Merito.

La delibera regionale prevede per il prossimo anno scolastico 530 istituzioni scolastiche, rispondendo alle richieste e alle esigenze provenienti dai territori provinciali. La scelta rientra nella deroga prevista dal Decreto Legge del 16 gennaio 2025, che consente di mantenere la riduzione delle istituzioni scolastiche entro il 2,99% del contingente dell’anno 2025/2026. La Regione ha confermato il dimensionamento già stabilito, limitando la riduzione a soli due istituti scolastici nella provincia di Torino.

Come previsto dal Decreto Legge 1/2025, non ci sarà alcun taglio di organico né modifiche nella composizione delle classi. “La Regione Piemonte ha già dimostrato concretamente, con le misure a favore delle scuole di montagna e delle aree marginali, la propria volontà di supportare i territori più fragili, evitando accorpamenti penalizzanti e garantendo un servizio scolastico di qualità anche nelle zone meno densamente popolate”, ha ricordato Chiorino.

“La Regione Piemonte - ha concluso Chiorino - ha già dimostrato concretamente, con le misure a favore delle scuole di montagna e delle aree marginali, la propria volontà di supportare i territori più fragili, evitando accorpamenti penalizzanti e garantendo un servizio scolastico di qualità anche nelle zone meno densamente popolate”.

La Regione ha annunciato anche l’intenzione di avviare un tavolo di lavoro per definire il dimensionamento scolastico per l’anno 2026/2027.