VERBANIA - 24-01-2025 -- Falsa partenza. Le notifiche a due degli imputati non sono andate a buon fine e il processo per il presunto stupro di gruppo in spiaggia a Stresa nell’estate del 2022 è stato aggiornato ancor prima di aprire l’udienza preliminare. Al Tribunale di Verbania, a due anni dai fatti che avevano avuto una certa rilevanza mediatica, la Procura chiede di mandare a giudizio tre uomini e una donna di origine sudamericana che, dopo una serata trascorsa nei locali di Stresa – con eccesso di consumo d’alcol da parte di tutti – avrebbero avuto rapporti sessuali nell’arenile del Lido Blu con una ragazza, anch’ella sudamericana, di allora 19 anni, senza che fosse consapevole o consenziente.
I tre uomini hanno 21, 36 e 38 anni, la donna – che nella prospettazione dell’accusa avrebbe insistito con gli altri per appartarsi e avrebbe baciato la diciannovenne – ne ha 33. L’accusa nei loro confronti, stupro di gruppo, è gravissima e prevede pene molto pesanti. Questa è la ragione per cui i difensori degli imputati sono orientati a chiedere il rito abbreviato che, in caso di condanna farebbe scendere la pena di un terzo.
Il processo è già passato dall’incidente probatorio e il fascicolo di indagine s’è arricchito dei rilievi del Ris di Parma, che ha analizzato i campioni raccolti.
L’episodio risale alla notte tra il 24 e il 25 giugno, tra poco prima delle due e le quattro del mattino. Il gruppo raggiunge la spiaggia, che ha un gestore privato e che in quel momento è chiusa, dopo aver bevuto parecchio. Lì si consumano più rapporti sessuali. Poi i protagonisti tornano a casa. La denuncia è successiva, frutto di vaghi ricordi e dei messaggi scambiati con uno dei maschi partecipanti. La ragazza ne parla in famiglia e decide di presentarsi dai carabinieri per sporgere denuncia. Dopodiché viene visitata in ospedale e inizia l’iter delle indagini.
Dopo che il pm ha chiesto il rinvio a giudizio, dei quattro imputati solo due hanno ricevuto regolarmente la convocazione per l’udienza preliminare. Il gup Mauro D’Urso ha così rinviato ad aprile per completare le notifiche, per definire la costituzione della parte civile e per valutare la richiesta di riti alternativi, che saranno poi discussi in una terza udienza. Verosimilmente si potrebbe avere una sentenza di primo grado entro l’estate.