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VERBANIA - 24-01-2025 -- C’era una volta il “turismo del pieno”. In Ticino sono finiti i tempi in cui gli italiani varcavano il confine per rifornirsi di benzina e gasolio sfruttando carburanti a buon mercato e benefici valutari. Anzi, complice il livellamento dei prezzi e il cambio franco-euro favorevole alla divisa rossocrociata, si assiste al fenomeno inverso. Lo denuncia l’Atss, Associazione ticinese stazioni di servizio (ATSS) nel descrivere la situazione del settore. In sei anni, dal 2019 a oggi, in Ticino le stazioni di servizio sono diminuite del 40%, una media che nelle zone di confine sale sino anche all’80%. Tra le cause, oltre all’allineamento dei prezzi, c’è anche il franco forte. La moneta elvetica negli ultimi quattro anni ha guadagnato il 12% sull’euro e, con un potere d’acquisto più ampio, c’è anche la maggior tentazione a fare il pieno in Italia, specialmente quando si varca il confine per fare shopping, un altro fenomeno transfrontaliero cresciuto negli ultimi anni e al quale la Svizzera sta cercando rimedio – a tutela del commercio elvetico – riducendo la soglia tax free per i beni di consumo che transitano in dogana.