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p d giustizia 22 due

VERBANIA - 29-01-2025 -- I carabinieri di Gravellona Toce l’avevano arrestato lo scorso novembre, pochi minuti dopo che era uscito dalla casa di un’anziana, dalla quale aveva tentato di farsi consegnare contanti e preziosi per scongiurare guai giudiziari al figlio. La truffa del finto carabiniere, l’ennesima scoperta nel Vco dalle forze dell’ordine, allora non era andata a buon fine perché in quel momento il figlio che la donna presumeva avesse provocato un incidente era rincasato. Ma i militari, che seguivano quell’uomo con un trolley rosa segnalato come sospetto da diversi abitanti di Gravellona quella mattina, l’avevano fermato e arrestato per tentata truffa. Era emerso che questi, originario della provincia di Napoli e gravato da precedenti penali, si trovava nel Vco senza un giustificato motivo e s’aggirava a piedi per il paese intrattenendo telefonate con i presunti basisti, coloro che via telefono cercavano di agganciare le vittime da frodare.

Nel processo con rito abbreviato che, a distanza di un paio di mesi, s’è celebrato oggi al Tribunale di Verbania, l’imputato -assente e rappresentato dall’avvocato d’ufficio- è stato condannato a 9 mesi e 10 giorni, anche più di quanto chiesto dal pm Maria Portaluppi (8 mesi).

Una condanna che suona anche come avvertimento per chi, malintenzionato, potrebbe tentare altre truffe del finto carabiniere nel Vco, provincia che è molto attenta a questo fenomeno e che ha visto le forze dell’ordine effettuare, nel breve volgere di pochi mesi, diversi arresti in flagranza.