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carabinieri pattuglia due auto dietro giorno

ORNAVASSO - 30-01-2025 -- È durata poco meno di tre ore, stamane, l’ispezione dei Ris di Parma nella palazzina di via Conciliazione a Ornavasso dove, due settimane fa, è morto Nicolò Borghini. I carabinieri della scientifica sono intervenuti per accertamenti tecnici irripetibili disposti dal sostituto procuratore Laura Carrera, titolare del fascicolo per omicidio volontario aperto nei confronti di Edoardo Borghini, il 63enne padre del giovane, ferito a morte da due colpi in simultanea esplosi da un fucile da caccia regolarmente denunciato. Ai rilievi ha assistito anche l’avvocato dell’indagato, Gabriele Pipicelli, e il professor Stefano Conti, il perito balistico nominato.

I militari hanno approfondito gli accertamenti già avviati dai colleghi la notte stessa dell’omicidio, l’altra domenica. Hanno estratto dalla parete i due bossoli esplosi dal fucile, riscontrando le misure dei luoghi e compiendo una scansione 3D per poter ricostruire con precisione la sequenza dei fatti e la posizione delle parti al momento in cui è stato premuto il grilletto.

Secondo la ricostruzione basata sul racconto di indagato e testimoni (erano in casa anche la mamma del giovane deceduto e la sorella, che vive con loro), Nicolò è rincasato attorno alle 22 e ha iniziato a inveire contro i genitori per un banale motivo: la serranda del garage abbassata. I toni sono saliti e c’è stata un’aggressione fisica. Non la prima da parte del giovane -anche se denunce non sono mai state presentate- che, al culmine della lite, s’è attaccato alla maniglia della porta della camera da letto della zia, dove la mamma s’era rifugiata, chiudendola a chiave. Il padre è sceso in garage e ha preso i proiettili che, salito di nuovo al primo piano, ha inserito nel fucile prelevato dall’armadio blindato situato nella camera matrimoniale. Una volta in corridoio, ha sparato dall’uscio della porta verso il figlio che, a breve distanza, cercava di aprire la porta dell’altra camera.

L’impatto dei due proiettili pieni esplosi dalla doppietta è stato potente. Le palle l’hanno perforato, provocandogli ferite per cui è morto sul colpo, e sono finite nel muro dalla parte opposta.

Le parti sono intanto in attesa degli ultimi esami dell’autopsia condotta lunedì dal medico legale Carola Vanoli (il consulente di parte è il dottor Lorenzo Varetto di Torino). Manca l’esito del tossicologico, test che chiarirà se il giovane aveva in corpo alcol o sostanze che ne hanno aumentato l’aggressività.