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DOMODOSSOLA- 25-07-2016- A Nome del gruppo “Sos Ossola, Cusio, Verbano” Bernardino Gallo,

già fondatore del gruppo Facebook Sos Ossola e del Movimento Una, e candidato sindaco a Domo nelle ultime elezioni, ritorna sui temi della campagna elettorale analizzando sconfitte e vittorie: “Sono restato in attesa delle prime mosse dei protagonisti delle ultime elezioni prima di esprimere qualche opinione.

Indubbiamente la questione dirimente su cui si è giocata la partita è stato l'ospedale San Biagio per la quale l'ex sindaco Cattrini ha pagato il giusto scotto, grazie anche alle nostre incalzanti denunce.

La necessità di una svolta presente negli elettori in altre aree del Paese, sia dove era facilmente prevedibile come a Roma, sia dove non era scontato come a Torino, con l'ingresso dei grillini in alcuni palazzi comunali importanti, a Domodossola non è arrivata per niente. Domodossola e l'Ossola, sono in un'enclave lontano, definito dal sottoscritto "periferia dell'impero", nel quale le novità e le svolte arrivano in ritardo e sempre con la presenza di un catalizzatore positivo non sempre strettamente legato al territorio, come la storia ci insegna.

Nel frattempo a Domodossola alcuni "poteri forti" si sono indeboliti e altri hanno deciso di non appoggiare nessuno.

Per questo motivo, secondo alcuni, ho fatto un azzardo a far scendere in campo UNA, soggetto troppo distinto e distante dai soggetti in campo e dai partiti e movimenti in lizza. Ma lo scopo non era avere una "cadrega" in consiglio comunale, ma far nascere uno strumento indispensabile per arrestare il declino e tentare un rilancio. Per questo motivo giudico il risultato niente affatto negativo e si valuterà in seguito se vi sono le condizioni che dipenderanno solo da soggetti della società civile disponibili.

Ma torniamo alle prime mosse dei soggetti di questa vicenda elettorale. Il PD ha preso una legnata soprattutto per "merito" di Cattrini, ma anche perchè gli esponenti di partito e istituzionali hanno infoltito le schiere degli allineati agli ordini che sono arrivati dalle gerarchie di partito e istituzionali, trascurando le esigenze degli elettori. I grillini hanno certamente avuto un discreto risultato, ma non in linea con l'andamento generale del movimento che, come accennato, nella nostra periferia, il nuovo arriva sempre in ritardo. Hanno avanzate proposte di coinvolgimento della gente da un "pulpito" che è molto limitato su tale tema.

In merito ai vincitori, è stata la lista civica di Pizzi, che doveva essere lontana dai partiti che ha incassato più voti di tutti i partiti del centro destra, Lega compresa. Gli elettori l'hanno premiata più per la semplicità degli slogan come lontana dai partiti, ruolo di Domodossola, difesa del San Biagio, che per i contenuti. Il neo sindaco Pizzi, dal quale mi aspetto che mantenga la parola data anche su banalità, si è distinto, sino a questo momento, più per la propaganda che per azioni concrete su questione veramente importanti che indico in:

Intervenire sulla questione ospedale con urgenza in quanto è in corso il "cronoprogramma" tra giunta regionale e comuni del Vco. Necessita anche un atto formale del Consiglio comunale che cancelli il precedente sul tema.

Fare in modo che Domodossola e il suo sindaco possano svolgere un ruolo importante che le compete nell'unione e nelle altre unioni dell'Ossola, dovrebbe assumere un ruolo distinto dalla connotazione classica di centro destra e centro sinistra e la sceneggiata in piazza mercato a Domodossola ha dimostrato, tra l'altro, che vi erano molte assenze significative di sindaci del centro destra.

Cercare un concordato con i soggetti che hanno fatto causa sugli espropri. Ho notato che sul tema si sono dette parole generiche.

Iniziare a svolgere un ruolo di capoluogo dell'Ossola in tutte le Unioni, ruolo sganciato dagli schieramenti, ma legato agli interessi dei cittadini”.