MEINA - 05-02-2025 -- Sono state liberate ma poste ai domiciliari, nella loro abitazione di Torino e sotto controllo col braccialetto elettronico, le due donne arrestate nel primo pomeriggio di ieri dai carabinieri del Nucleo radiomobile di Arona con l’accusa di furto in abitazione. È accaduto in pieno giorno in una palazzina situata nel centro di Meina, vicino al lungolago. Poco prima delle 13 la donna delle pulizie ha lasciato il palazzo e, nell’andarsene in attesa che dal piano terra – dove hanno un’attività – salissero i proprietari, non ha inserito l’allarme. In pochi minuti sono intervenute due donne che, forzando la serratura, hanno raccattato la merce di valore che si sono trovate davanti, riempiendo due borsoni. Mentre scendevano dalle scale hanno incrociato la padrona di casa, che ha riconosciuto una borsa come sua. Ha gridato e ha cercato di bloccare le due donne. L’ha poi fatto il fratello, che stava salendo in ascensore, e il cui intervento ha permesso di non farle lasciare la palazzina. Successivamente sono arrivati i carabinieri che hanno arrestato le donne, di 25 e 43 anni, una gravata di precedenti penali. Entrambe sono residenti a Torino, dove dovranno rimanere in attesa del processo. Il giudice Ines Carabetta, che ne ha convalidato il fermo stamane, le ha ristrette ai domiciliari, obbligandole alla sorveglianza del braccialetto elettronico.
La refurtiva che avevano prelevato dall’appartamento valeva svariate migliaia di euro in gioielli (ma c’era anche bigiotteria) e comprendeva anche una borsa di Dior dal valore superiore ai duemila euro. Tutta la refurtiva è stata riconsegnata agli eventi diritto. Si sospetta che ad attendere le due donne ci fosse un complice all’esterno, in attesa in qualche area di sosta.