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VCO - 7-2-2025 -- Il Teatro Nuovo di Varese si prepara ad ospitare un'assemblea internazionale di lavoratori frontalieri il prossimo 15 febbraio, in un momento di crescente tensione nelle relazioni fiscali tra Italia e Svizzera. L'iniziativa, che vedrà la partecipazione di lavoratori provenienti da tutte le regioni di confine, dalla Valle d'Aosta al Trentino, è stata organizzata congiuntamente dalle organizzazioni sindacali italiane e svizzere.
Al centro del dibattito si trova la controversa "tassa salute", introdotta dal governo italiano il 1° gennaio 2024 ma non ancora applicata, che sta creando significative complicazioni diplomatiche e amministrative. La Legge Finanziaria 2025 ha ulteriormente complicato la situazione, introducendo l'obbligo di autotassazione per i lavoratori assunti prima del luglio 2023.
La questione si è ulteriormente aggravata quando l'Italia ha richiesto alla Confederazione Elvetica l'accesso ai dati dei lavoratori frontalieri, ricevendo un netto rifiuto da Berna. Questa situazione ha creato notevoli difficoltà alle regioni di confine italiane, che si trovano nell'impossibilità di reperire le informazioni necessarie per l'applicazione dell'imposta.
Le tensioni sono state esacerbate dall'annuncio di un possibile aumento del contributo in caso di mancata autotassazione, che potrebbe passare da 200 a 400 euro mensili. La situazione è ulteriormente complicata dalle divergenti posizioni delle regioni italiane coinvolte: mentre la Lombardia si è mostrata favorevole all'applicazione della normativa, il Piemonte ha espresso una posizione contraria, sollevando interrogativi sulla coerenza nell'applicazione di una legge nazionale.
Nel territorio del Verbano-Cusio-Ossola, la questione rimane di estrema attualità, con una campagna informativa in corso nei luoghi di lavoro e l'organizzazione di trasporti per permettere ai lavoratori di partecipare all'assemblea di Varese.
Questa situazione evidenzia le complesse dinamiche nelle relazioni transfrontaliere tra Italia e Svizzera, dove le decisioni fiscali nazionali possono avere profonde ripercussioni sulla vita quotidiana di migliaia di lavoratori e sull'economia delle regioni di confine.