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VERBANIA - 09-02-2025 -- E pensarci prima? È questa la prima, spontanea domanda che al cittadino medio viene alla mente rileggendo, a distanza di tre anni, la scelta politica – con avallo tecnico dei funzionari – di acquistare un mezzo di spurgo dei pozzi per la pulizia fai-da-tè dei tombini. L’ostruzione delle caditoie, per le quali Verbania non ha mai seriamente predisposto un piano di manutenzione ordinaria, è un problema avvertito in città che, tra il 2021 e il 2022, l’allora Amministrazione Marchionini ha pensato di risolvere con una soluzione radicale. Anziché affidare a ditte specializzate lo spurgo dei tombini, ha pensato che acquistando un mezzo idoneo avrebbe potuto svolgere il lavoro per conto proprio, sfruttando i dipendenti comunali.

Nasce così la trattativa che, a fine 2021, porta all’acquisto di un mezzo usato che, riadattato e reimmatricolato per essere guidato con patente B, viene acquistato da una società di Villadossola per la domma di 43.625 euro, Iva inclusa.

Un bel investimento che, tuttavia, si rivela inutilizzabile, perché non basta possedere un veicolo con “getti idrodinamici ad alta pressione, idropulenti ed aspiranti, con una cisterna di accumulo” – così annunciava l’Amministrazione nel 2022, per svolgere il servizio. Trattandosi di raccolta e di smaltimento di rifiuti, occorre una specifica autorizzazione. Il Comune non è, né è previsto che lo sia, una società che gestisce i rifiuti. Dall’acquisto a oggi, dunque, il mezzo è rimasto inutilizzato. Passate le elezioni e cambiata l’Amministrazione, s’è deciso di sbarazzarsi di quel camioncino che accumula polvere in garage ed è stato disposto di bandire un’asta per la sua alienazione. Forse si recupererà una parte di quei 43.625 euro (magari anche tutti) ma resta il flop di una decisione politica che ha il difetto di essere stata avallata dagli uffici. Possibile che nessuno si sia domandato, o si sia informato, della fattibilità della proposta di pulire i tombini per conto proprio?