BELLINZONA - 19-02-2025 -- Caccia aperta tutto l’anno, con una deroga alla legge federale valida per il 2025 e il 2026. Il via libera alle doppiette è la risposta di Berna alle richieste del Canton Ticino sul contenimento dei cinghiali. Oltreconfine preoccupa l’andamento dell’epidemia di peste suina che colpisce, non solo il Piemonte centromeridionale, ma che raggiunge anche il Parco del Ticino. L’ultimo caso accertato di questa malattia più a nord è a pochi passi da Pavia. È il segno che l’infezione avanza, ragion per cui le autorità elvetiche non vogliono farsi trovare impreparate. La richiesta di deroga è stata inoltrata in estate e la risposta è giunta in questi giorni. Deroga che non si limita temporalmente al canonico periodo venatori, ma anche a precise località: Mendrisiotto-Basso Ceresio, Malcantone, Val Colla e Locarnese (tra Brissago e Losone).
Al termine della finestra della caccia al cinghiale, cioè a febbraio, si potrò andare avanti con interventi di contenimento puntuali, sia a cura dei guardiacaccia, sia tramite singoli permessi concessi a cacciatori sulla base di segnalazioni di necessità. Non è escluso che le autorità ticinesi anticipino la caccia estiva a maggio. Allo studio vi è anche la possibilità di installare sui cinghiali segnalatori gps per monitorarne gli spostamenti. Lo scopo generale è quello di contenere la specie per limitare l’impatto di un eventuale contagio, che può avvenire non solo da animale ad animale, ma anche per la contaminazione propagata tramite contatto con materiale infetto.