ROMA - 19-2-2025 -- Il ministero del Lavoro ha convocato per lunedì 24 a Roma il tavolo interministeriale sul frontalierato, appuntamento che vedrà la partecipazione di rappresentanti ministeriali, delle regioni di confine e delle organizzazioni sindacali. Sul tavolo, tra i temi più scottanti, il futuro della tassa sulla salute introdotta nel 2024 ma non ancora applicata dalle Regioni di confine.
La convocazione arriva dopo un'assemblea internazionale tenutasi a Varese, che ha visto anche una nutrita partecipazione della delegazione del VCO, inclusa la presenza istituzionale del presidente della Provincia Alessandro Lana. L'incontro ha evidenziato una forte coesione tra i sindacati italiani e svizzeri, con la partecipazione di Ocst, Syna e Unia al fianco di Cgil, Cisl e Uil.
La tassa sulla salute, concepita dal Governo come contributo al servizio sanitario nazionale, è vista dai frontalieri come un onere aggiuntivo rispetto ai ristorni già versati. Sul tema è intervenuto anche il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, sottolineando che i costi della sanità devono essere sostenuti e che, in assenza del contributo dei frontalieri, tali oneri ricadrebbero sui comuni di confine.
I rappresentanti sindacali hanno espresso una posizione netta: la tassa è iniqua, il no è senza condizioni e paventano ricorso d'incostituzionalità.
L'ordine del giorno del tavolo interministeriale prevede anche altre questioni cruciali, tra cui l'assegno unico universale, ancora in fase di definizione per problematiche burocratiche, la Naspi e il telelavoro.
Il tavolo, coordinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rappresenta un momento significativo per la definizione di uno statuto dei lavoratori frontalieri, risultato di un lungo percorso iniziato nel 2016. L'incontro affronterà anche questioni relative alla sicurezza sociale, al mercato del lavoro e al dialogo sociale, nonché alla cooperazione transnazionale tra Italia e Svizzera.