VERBANIA - 20-02-2025 -- Due mesi e dieci giorni è la pena alla quale il Tribunale di Verbania ha condannato un 30enne residente nel Vergante, accusato di lesioni per aver morso l’avambraccio di un operatore del 118 il giorno in cui l’ambulanza intervenne a casa sua. Il fatto avvenne dopo una lite familiare che vide i soccorritori – e le forze dell’ordine – raggiungere la casa in cui l’uomo si trovava con la convivente, che aveva colpito al volto, ferendola. Prima che l’intervento di concludesse, sopraggiunse sul posto il padre della ragazza che, visibilmente arrabbiato, cominciò a gridare all’indirizzo del giovane insulti e minacce. I sanitari temevano che dalle parole passasse ai fatti e, così, si frapposero tra i due. Fu mentre l’imputato veniva tenuto fermo a forza che, nel tentativo di divincolarsi, affondò i denti nel braccio di uno degli operatori del 118, provocandogli lesioni leggere, per le quali sporse denuncia.
Il trentenne è stato processato e condannato a poco pi di due mesi, contro i quattro chiesti dal pm.