VERBANIA- 23-02-2025-- Mentre da Roma arriva il “sì” alla ristrutturazione di Castelli e San Biagio, per 200 milioni di euro di investimenti totali divisi sui due presidi, Riccardo Brezza, Capogruppo PD Verbania, in un comunicato definisce la scelta come la fine della sanità pubblica nel Vco:
"Una decisione purtroppo annunciata e che ha come solo effetto quello di dare un calcio ad ogni possibilità di sopravvivenza della sanità pubblica nel nostro territorio.
Roma e Torino sostengono la linea sanitaria portata avanti in questi anni dalla destra di governo, con il plauso del Sindaco di Verbania che ora non potrà fare altro che ingaggiare la solita guerra dei galli rivendicando il DEA per l’ospedale Castelli.
Peccato che in questi anni, mentre Albertella sosteneva le politiche sanitarie di Regione Piemonte, a poco a poco si siano spostati servizi verso il San Biagio per arrivare esattamente a dove siamo giunti oggi.
Avevamo ragione sin dall’inizio, l’unica soluzione per evitare una guerra continua tra campanili era e rimane un nuovo e moderno ospedale unico barincentrico. Con una ricca rete di medicina territoriale diffusa su tutto il territorio, affiancata da servizi d’emergenza rafforzati.
Così invece si va esattamente all’opposto. Con un solo DEA rimarrà un solo vero ospedale e se fosse quello di Domodossola sarebbe un ospedale isolato e non attrattivo per tutta la provincia.
Nello stesso tempo i ritardi sulla medicina territoriale sono macroscopici e a nulla valgono le rassicurazioni a parole che fino ad ora il Sindaco ci ha dato. Ci mobiliteremo in tutte le sedi contro questa scelta dannosa e folle per tutta la sanità pubblica del Verbano Cusio Ossola!"