STRESA – 24 – 2 – 2025 -- «In questo anno giubilare chiediamo a Maria “di speranza fontana vivace” la grazia di ripetere ogni giorno il nostro fiat . La Madonna di Lourdes protegga il cammino della Fraternità e faccia crescere in noi la gratitudine per il dono di don Giussani alle nostre vite e l’amore alla Chiesa che desideriamo servire. Invochiamo su di noi e sul mondo intero il dono della pace» Sono queste le intenzioni per cui sabato sera nella chiesa parrocchiale di Stresa le comunità di Comunione e Liberazione di tutta la Diocesi di Novara hanno celebrato la messa in ricordo di don Giussani, fondatore del movimento, deceduto esattamente 20 anni fa. «Che vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre; non che vedano le vostre opere e facciano la vostra lode» ha detto fra l’altro il Vescovo di Novara, Monsignor Brambilla analizzando approfonditamente nell’omelia il brano del Vangelo di Luca soprannominato “discorso della pianura”. «Il Cristianesimo è un fatto personale, non individuale – ha aggiunto il Vescovo – Individuale vuol dire “solo io”, personale vuol dire “dentro molte relazioni”, ma relazioni che non sostituiscono la mia presa di posizione personale». La situazione grave in cui si è trovato il Papa, ricoverato in ospedale, ha fatto irruzione dentro la Messa diventando un ulteriore e speciale intenzione di preghiera: le altre, espresse durante la “Preghiera dei fedeli” hanno preso in considerazione don Giussani e il cammino di fede che il movimento di CL sta compiendo, l’Autorità della Chiesa, Papa Vescovi e sacerdoti, le situazioni di guerra oggi in atto. Don Paolo Cavagna, parroco di Cosasca, Beura, Cardezza, Cuzzego e Prata in Ossola, ha portato una sua personale testimonianza a fine celebrazione. «Il Signore ci custodisce e ci accompagna con la Sua Grazia nel cammino della Chiesa – ha detto fra l’altro – Chi proteggerà Cristo da me, dalla mia immagine? Questa appartenenza alla Chiesa» ha aggiunto il sacerdote ricordando una frase letta sulla rivista ufficiale del movimento, “Litterae Communionis”, oggi divenuta “Tracce”.
Al termine della celebrazione eucaristica abbiamo approfittato di un momento in cui Monsignor Brambilla si è soffermato a salutare i fedeli per porgli alcune domande nella videointervista che segue.
Mauro Zuccari