OSSOLA- 26-02-2025-- Il Coordinamento PD Ossola in un comunicato stampa interviene sulla questione sanitaria evidenziando come la costruzione di un unico ospedale e delle case di prossimità siano l’unica soluzione per non consegnare ai privati la sanità provinciale:
La scelta della Regione di investire 100+100 milioni su Castelli e San Biagio è uno dei due passaggi – quello più riconoscibile- per cancellare la sanità pubblica del VCO.
L’ altro è quello di affossare sul nascere il Programma di Sanità Territoriale, anche se i soldi ci sono e sono quelli europei del PNRR. L' obbiettivo è evidente, anche se tenuto nascosto al “grande pubblico”: sostituire la sanità pubblica con quella privata.
1° PASSAGGIO.
La situazione del personale di Castelli e S. Biagio, le condizioni di lavoro di medici ed infermieri è significativamente diversa – insostenibile- anche solo rispetto a dieci anni fa. Gli organici sono sempre più insufficienti e i bandi vanno comprensibilmente deserti: un medico che mira ad una crescita professionale non si ficca in una realtà con due ospedaletti e con una qualità di lavoro e di vita così precaria: orari dilatati, turni di lavoro non rispettati.
Per gli infermieri, che vivono un' uguale situazione ambientale, va aggiunta l' attrazione della Svizzera, sia come retribuzione, sia come rispetto di orari e turni.
1^ Conclusione:
Progressivamente il Sistema dei due ospedali imploderà. Il processo -già ora in divenire- sarà lento ma l' esito certo sarà infausto: né il S. Biagio, né il Castelli potranno ancora garantire un servizio di minima sicurezza sanitaria per mancanza di personale sanitario adeguato.
In questo quadro, la battaglia per il DEA -dove lo metto?- appare sempre più quella dei polli di Renzo di manzoniana memoria.
2° PASSAGGIO.
I cittadini sanno poco di casa di comunità e di ospedali di comunità ma se ascoltassero gli Operatori Sanitari -di qualunque tendenza- capirebbero che si tratta di strutture di prossimità, indispensabili proprio per integrare e alleggerire il carico di lavoro degli Ospedali, in particolare dei DEA e Pronto Soccorso.
La domanda è: come mai queste strutture, previste in VCO entro il 2026 e con i soldi del PNRR già disponibili – Domodossola, Omegna, Verbania per le “Case” e Gravellona per l’ “Ospedale”- non partono?
Per Domodossola è ormai certo che la Casa di Comunità non verrà realizzata ed anche se si sventola la solita manfrina della richiesta di proroga dei tempi di finanziamento, questi soldi si perderanno.
2^ Conclusione.
I cittadini conoscono la vergogna dei “gettonisti”, ma non colgono un altro fenomeno: a Domodossola sono sorti come funghi Centri Medici privati ai quali molti di noi sono costretti a rivolgersi – pagando- quando il CUP ci dà tempi di attesa infiniti.
E’ evidente che la presenza di una “Casa di Comunità” – dove si paga solo il tiket- costituirebbe una concorrenza pubblica.
A pensare male si fa peccato...ma qui è troppo evidente! Ormai non è tempo di giochini: questa regione va richiamata alle proprie responsabilità.
Il Coordinamento PD Ossola si batte affinché la Sanità del VCO resti pubblica. Per questo c’è un’ unica strada: Ospedale Unico; Strutture Sanitarie di Prossimità.