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VARZO - 6-3-2025 -- Si finge un'altra persona per aggirare il divieto di dimora, ma così facendo mette nei guai l'amico al quale aveva "rubato" il nome. Il fatto è stato portato alla luce dai Carabinieri della Stazione di Varzo, che hanno denunciato in stato di libertà un 40enne residente nel comune ossolano per sostituzione di persona, falsa attestazione della propria identità ad un pubblico ufficiale, falsità materiale e inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità.
L'indagine è scattata quando un uomo, anch'egli residente a Varzo, ha ricevuto una comunicazione dalla Motorizzazione Civile che lo informava della revisione della sua patente di guida poiché segnalato come assuntore di sostanze stupefacenti. Stupito e preoccupato - non avendo mai fatto uso di droghe né essendo stato fermato recentemente dalle forze dell'ordine - l'uomo si è immediatamente rivolto ai Carabinieri della Stazione di Varzo per denunciare l'accaduto.
Le indagini, partite dal luogo e dalla data indicati nella comunicazione della Motorizzazione, hanno permesso di ricostruire l'accaduto. I militari hanno scoperto che durante un controllo effettuato dai colleghi di Verbania nel comune di Ornavasso, due persone della Val Divedro erano state fermate. Il passeggero, trovato in possesso di sostanza stupefacente e privo di documenti, aveva fornito le generalità false, corrispondenti a quelle della vittima.
L'elemento decisivo è emerso quando i Carabinieri di Varzo hanno appurato che la persona controllata era un amico d'infanzia della vittima, motivo per cui conosceva perfettamente le sue generalità. Dagli approfondimenti è emerso che negli ultimi mesi il 40enne era stato controllato ben cinque volte in provincia, sempre in compagnia di diverse persone, alcune delle quali con precedenti penali. In tutte queste occasioni, l'uomo aveva fornito le generalità della vittima, circostanza confermata anche dai soggetti con cui si accompagnava.
Nell'ultimo controllo, trovato in possesso di una modica quantità di stupefacenti, era stato sanzionato amministrativamente, causando ulteriori problemi alla vera identità utilizzata.
La ragione di questo comportamento è risultata chiara: il 40enne era sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di Varzo e, fornendo false generalità, riusciva ad eludere le restrizioni impostegli dall'Autorità Giudiziaria.
L'uomo è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Verbania e dovrà rispondere di sostituzione di persona, falsa attestazione della propria identità ad un pubblico ufficiale, falsità materiale e inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità.