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VERBANIA - 07-03-2025 -- Plastipak amplia lo stabilimento di Verbania. Il voto del Consiglio comunale di stasera, chiamato ad approvare la deroga all’altezza massima dei silos, avvia una nuova fase dell’azienda chimica verbanese, nata negli anni ‘90 come costola del gruppo Mossi & Ghisolfi per la produzione di pet (bottiglie di plastica) e da questo ceduta a una multinazionale americana negli anni precedenti la chiusura di Acetati. Ed appartenevano ad Acetati, dalla quale sono stati acquistati nel 2018, i terreni sui quali è progettato l’ampliamento del sito produttivo, con un focus sul riciclo del pet. Si tratta della zona nord di viale Azari, verso il depuratore comunale e l’ex Gaetano Mobili, dove già nei mesi scorsi sono stati demoliti alcuni edifici non più utilizzati.

Dell’ampliamento si parla da tempo e i ragionamenti della proprietà col Comune erano stati già avviati sotto l’Amministrazione Marchionini e ripresi nelle scorse settimane. Poiché è intenzione di Plastipak realizzare l’intervento entro la primavera del 2026 si rende necessario, prima del deposito del progetto al Suap per le necessarie autorizzazioni, un passaggio in Consiglio comunale. Il Piano regolatore, infatti, prevede che per le attività produttive ci sia un limite massimo in altezza delle nuove costruzioni, fissato nella misura massima a 20 metri, con facoltà di deroga da parte del Consiglio comunale. Ed è all’assemblea municipale che viene proposta la modifica per dodici silos in acciaio inossidabile, di cui 8 da realizzare subito e quattro in un secondo momento, che sono alti 25,66 metri. Non sarebbero comunque le strutture più alte del compendio industriale che ha altri silos più alti e, soprattutto, la grande torre autorizzata negli anni ‘90 che, alta 55,44 metri, spicca sulla città ed è visibile da diverse angolazioni del Lago Maggiore.

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