ITALIA - 20-3-2025 -- In quanto a felicità gli italiani sono 40mi su 147. Un buon risultato? Dipende. Come sempre è lo sguardo sul bicchiere a fare la differenza. Come ogni inizio primavera è stato pubblicato oggi il rapporto annuale sulla felicità, il Word Happiness Report, realizzato sotto egida ONU dagli esperti di Oxford assieme ad una notissima azienda di indagini statistiche.
Sarà perchè ci vive Babbo Natale, o perchè è paradigma da sempre dello stato amico e di comportamenti improntati al rispetto reciproco, ma la Finlandia anche quest'anno, per l'ottava volta consecutiva, è il Paese più felice al mondo, seguito da Danimarca e Islanda. E se stupisce trovare dopo il "blocco nordico" Israele, ottava (nonostante la guerra), non stupisce che i vicini svizzeri conquistino un ottimo 13mo posto, mentre gli Stati Uniti registrano il loro risultato peggiore: 24mi. Tra i dati più inquietanti, nella "felice" America si registra un aumento delle “morti per per disperazione”.
In Afghanistan, ultimo al 147mo posto, la felicità è un miraggio, così è pure in Sierra Leone e Libano, che la precedono. E se la Palestina è 108ma, la martoriata Ucraina è 111ma e la Russia 66ma. Germania 22ma e Regno Unito 23mi sono un po' più felici degli States, mentre la Spagna, 38ma, è solo un po' più felice di noi.
L’analisi considera su una media calcolata in tre anni le valutazioni personali della soddisfazione nella vita, nonché il PIL pro capite, l’assistenza sociale, l’aspettativa di vita, la libertà, la generosità e la corruzione.
L'Italia, che ottiene il miglior punteggio nel potere d'acquisto individuale (19mo posto), registra solo una 103ma posizione nell'indicatore "libertà"; un 112mo come percezione della corruzione; e solo 89mo per l'indicatore "generosità", poiché anche gli "italiani brava gente" sembrano destinati ad essere solo un ricordo del passato.