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OMEGNA - 20-3-2025 -- Una tecnologia che consente ai pazienti di effettuare la dialisi direttamente a casa propria, in costante contatto con il personale medico, migliorando significativamente la qualità della vita. L'innovazione digitale è stata avviata dal reparto di Nefrologia e Dialisi dell'ASL VCO, trasformando l'approccio terapeutico per decine di pazienti affetti da insufficienza renale cronica.
"Sono un paziente seguito dalla Nefrologia dell'Asl VCO dal 2013," racconta Cristiano, uno dei beneficiari del programma. "Nel 2022 purtroppo la mia insufficienza renale è giunta ad uno stadio che mi ha portato alla necessità della dialisi, ma grazie al direttore Borzumati e alle infermiere dell'ambulatorio di Malattia Renale Avanzata mi è stato proposta una terapia da eseguirsi direttamente a domicilio."
Il sistema di telemedicina utilizzato è composto da diversi dispositivi medicali, tra cui una stazione periferica (Totem trasportabile) installata a casa del paziente, una stazione di controllo in ospedale e un centro informatico con server cloud. Questa infrastruttura permette agli operatori sanitari di addestrare i pazienti e i loro caregiver nel processo di dialisi peritoneale e di effettuare teleassistenza e televisite.
I numeri testimoniano il successo dell'iniziativa: 113 televisite e teleassistenze nel 2022, salite a 196 nel 2023 e a 443 nel 2024. Un trend in crescita che ha portato anche alla riduzione del rischio infettivo, grazie alla diminuzione degli spostamenti dei pazienti verso l'ospedale.
"Attraverso la videodialisi ho potuto essere seguito dalle infermiere e dalla dottoressa Bonvegna con videovisite e collegamenti nel post addestramento," continua Cristiano. "Successivamente, dopo essere diventato autonomo nella gestione della dialisi, mi è stato fornito un altro strumento: la webApp, che mi permette di inviare i miei parametri tutti i giorni, direttamente al centro dialisi."
Dal 2021 è stato infatti introdotto un secondo modulo che consente ai medici di inviare ai pazienti, tramite smartphone, tablet o PC, una scheda digitale per il monitoraggio di parametri fondamentali come pressione, frequenza cardiaca, glicemia e peso. I dati viaggiano su un canale digitale protetto e vengono visualizzati dai sanitari sotto forma di grafici, consentendo un monitoraggio continuo dell'andamento clinico e dell'aderenza alla terapia.
Nel 2024 il programma è stato esteso anche ai pazienti con malattia renale cronica avanzata che si apprestano ad iniziare il trattamento dialitico, per permettere una scelta più consapevole e condivisa con la famiglia. Otto nuclei familiari, distribuiti in tutto il territorio del Verbano Cusio Ossola, sono stati supportati con questo sistema.
Per il 2025, l'ASL VCO punta a sviluppare ulteriormente il programma, avviando una collaborazione stabile con i Medici di Medicina Generale associati e le Case di Comunità. L'obiettivo è gestire in modo condiviso i pazienti con malattia renale cronica di grado moderato, evitando loro visite periodiche in ospedale grazie all'utilizzo della telemedicina, fruibile nelle sedi della medicina territoriale e prenotabile tramite CUP.
"Il progetto di videodialisi consente una migliore qualità di vita per i pazienti che possono effettuare a casa, in sicurezza, con una riduzione degli accessi ospedalieri, la terapia," spiega il Direttore di Nefrologia e Dialisi, Maurizio Borzumati. "Inoltre ha migliorato la modalità operativa delle figure professionali coinvolte, soprattutto dei caregiver."
Anche Michela De Nicola, Coordinatrice del Servizio di dialisi peritoneale, sottolinea i vantaggi del sistema: "L'utilizzo della videoassistenza ha consentito di ridurre le complicanze e di far sentire i pazienti e i loro caregiver sicuri nella gestione di una terapia salvavita effettuata al domicilio."
Il Direttore Generale dell'ASL VCO, Francesco Cattel, si è complimentato con il team per i risultati ottenuti: "Il progetto consente una migliore presa in carico da parte dei caregiver e dà attuazione a una medicina di prossimità molto utile e importante per i pazienti cronici, in un territorio di montagna come il Verbano Cusio Ossola."
Anche l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, ha espresso apprezzamento: "L'esempio dell'Asl VCO conferma come la telemedicina non sia solo vantaggiosa per i pazienti, ma anche per i professionisti e, più in generale, per la sanità pubblica; riuscendo a ottimizzare le prestazioni e incidere positivamente sulle liste di attesa."
Un'innovazione che rappresenta un modello di eccellenza per la sanità pubblica, capace di coniugare alta tecnologia e attenzione ai bisogni dei pazienti, dimostrando come anche in territori montani e disagiati si possa garantire un'assistenza sanitaria di qualità, prossima al cittadino e attenta alle sue esigenze.