VERBANIA - 20-3-2025 -- La chiusura della filiale di Intesa San Paolo a Pallanza, annunciata per l’estate con il successivo accorpamento alla filiale di Intra, sta suscitando dure critiche da parte dell’opposizione. Mirella Cristina, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, esprime il suo disappunto verso il sindaco di Verbania, Giandomenico Albertella, accusandolo di limitarsi a “proclami” invece di prendere azioni concrete per fermare questa chiusura che, secondo Cristina, impoverirà ulteriormente la città e creerà notevoli disagi a cittadini e commercianti locali.
La notizia della chiusura della filiale è arrivata improvvisamente il 5 marzo e il sindaco Albertella aveva promesso impegno per evitare la perdita del servizio. Tuttavia, Cristina osserva che non sono ancora arrivate proposte tangibili. In particolare, la capogruppo di Forza Italia sottolinea che il sindaco non ha nemmeno garantito il mantenimento del bancomat nella zona di Pallanza, lasciando in sospeso una delle problematiche più urgenti per i residenti.
Cristina fa anche un confronto con le azioni intraprese da Uncem Piemonte e dai sindaci di Baveno e Baceno, che almeno hanno cercato di contrastare l’accorpamento delle filiali, nonostante la difficoltà della battaglia. La critica si estende anche ad altri temi, come la gestione delle problematiche lavorative legate alla Barry Callebaut, dove la capogruppo chiede se l’amministrazione abbia pensato a soluzioni per il riempiego dei lavoratori dopo l’autorizzazione all’ampliamento di Plastipack.
Un altro punto sollevato dalla capogruppo riguarda il comportamento della maggioranza in consiglio comunale. Cristina accusa i membri del consiglio di maggioranza di concentrarsi su questioni secondarie, come la rimozione di un presidente di quartiere o modifiche ai regolamenti per limitare l'accesso della minoranza al tavolo della giunta, mentre questioni fondamentali come il futuro del territorio e dei suoi cittadini vengono trascurate.
Infine, Cristina si rivolge direttamente ai consiglieri comunali della maggioranza che risiedono a Pallanza, chiedendo perché non abbiano alzato la voce contro la chiusura della filiale, sollecitando un impegno concreto da parte loro in difesa del quartiere.