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VERBANIA - 22-3-2025 -- Il 6 marzo scorso, la Procura della Repubblica di Verbania ha ospitato un incontro con il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Torino, in collaborazione con il personale del Gabinetto Provinciale della Questura di Verbania. Durante l’incontro, sono stati presentati i servizi offerti dalla Polizia Scientifica, nonché le novità scientifiche e tecnologiche che supportano gli accertamenti tecnici e giudiziari nei procedimenti penali.

L’incontro, a cui hanno partecipato il Procuratore della Repubblica e i Sostituti Procuratori di Verbania, ha avuto come obiettivo illustrare le competenze del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, che copre una vasta area territoriale che include Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Toscana. Questo gabinetto, suddiviso in quattro aree specializzate, è un punto di riferimento per la polizia giudiziaria e per le attività investigative complesse.

Ogni area del Gabinetto si occupa di specifici ambiti scientifici. La prima area si concentra sulla "dattiloscopia giudiziaria e preventiva", che include la raccolta e l’analisi delle tracce papillari sui luoghi di reato e sui reperti. La dattiloscopia preventiva offre anche riscontri su richieste di identificazione, come nel caso delle persone fotosegnalate dalla Polizia Locale o sui cadaveri non identificati.

Un’altra sezione fondamentale è l’A.I.S.C. (Analisi Investigativa Scena del Crimine), che fornisce supporto alle indagini su scene del crimine complesse, utilizzando tecnologie avanzate come il laser scanner per documentare in 3D la scena del delitto. Questo team è anche impegnato nella risoluzione di cold case, sfruttando nuove scoperte scientifiche.

La seconda area comprende il "laboratorio chimico forense", che analizza polveri, esplosivi e sostanze sconosciute, e la sezione delle indagini grafiche e documentali, che si occupa di verificare l’autenticità di firme e documenti. Inoltre, il laboratorio di Evidenziazione Impronte Latenti si dedica all’analisi delle impronte su vari materiali raccolti durante i sopralluoghi.

La terza area è focalizzata sulle "indagini balistiche", comprese la ricostruzione delle traiettorie di sparo e l’analisi di armi e munizioni, mentre la sezione delle "indagini elettroniche" estrae e analizza dati da dispositivi elettronici e tracce audio-video.

Infine, la quarta area si occupa di "genetica forense", utilizzando tecniche di biologia molecolare per identificare autori di reati, attribuire identità a resti cadaverici e verificare legami parentali. L’evoluzione tecnologica permette oggi di estrarre il profilo genetico da vari reperti, anche da oggetti che sono stati semplicemente toccati.

Questo incontro ha rappresentato un’importante opportunità per gli intervenuti di conoscere meglio le risorse scientifiche e tecnologiche messe a disposizione gratuitamente dalla Polizia Scientifica, fondamentali per il buon esito delle indagini giudiziarie e per il rafforzamento della giustizia.