PIEMONTE- 27-3-2025 -- La sanità piemontese è a un passo dal commissariamento. A lanciare l’allarme è Gianna Pentenero (foto), presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale, che insieme ai consiglieri del Partito Democratico ha presentato un’interrogazione urgente per fare luce sugli obiettivi di risparmio imposti alle ASL e ASO piemontesi dalla Giunta regionale. In particolare, l'interrogazione riguarda la Deliberazione della Giunta Regionale del 17 febbraio 2025 (n. 26-801), che ha fissato pesanti obiettivi di efficienza economica per le aziende sanitarie locali, ma che, secondo Pentenero, potrebbe non essere sufficiente a evitare un disavanzo previsto di 700 milioni di euro per il 2025.
Questa situazione potrebbe portare il sistema sanitario piemontese a dover affrontare un piano di rientro forzato, con il rischio di un commissariamento da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e dell’agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS). Il gruppo PD ha quindi chiesto all'assessore alla Sanità di chiarire se gli obiettivi di risparmio imposti a febbraio siano ancora validi o se siano stati ulteriormente incrementati, come suggerito dalle recenti pressioni provenienti dalla direzione sanità.
Secondo Pentenero, se davvero la Regione Piemonte dovesse tagliare ulteriori 300 milioni di euro, la situazione rischierebbe di compromettere gravemente i servizi sanitari ai cittadini, minacciando la stabilità e la qualità del sistema. “Non possiamo permettere che decisioni così cruciali vengano prese senza un confronto adeguato con il Consiglio regionale”, ha dichiarato la dem, che ha anche sottolineato come l'assessore Riboldi alla Sanità non si sia presentato in Aula né nelle Commissioni consiliari, evitando il confronto su una questione di fondamentale importanza per la vita quotidiana dei piemontesi.
La Giunta regionale, secondo Pentenero, ha il dovere di riferire immediatamente in Consiglio e spiegare come intende evitare il commissariamento senza compromettere il diritto alla salute dei cittadini.