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VERBANIA - 28-03-2025 -- Atteggiamento sospetto, esame concluso prima del tempo, cento per cento di risposte esatte. C’erano agenti della Polstrada in borghese nell’aula della Motorizzazione di Domodossola in cui i candidati sostenevano la prova scritta per ottenere la patente di guida il giorno (nell’anno 2023) in cui un egiziano di 54 anni superò il test al primo colpo. La polizia era stata allertata proprio dagli uffici della Motorizzazione civile che, alla luce di recenti e diffusi imbrogli, segnalava iscritti sospetti, perlopiù stranieri e residenti da fuori provincia che, però, avevano presentato domanda per affrontare il quiz nel Vco. Convinti che il magrebino stesse agendo sotto dettatura, al termine dell’esame lo presero in disparte e, condotto in una stanza, lo perquisirono. Addosso aveva, al posto del secondo bottone della polo, una microcamera con la batteria scotchata al petto il cui cavo era collegato a un modem-router dotato di sim card: strumenti idonei a riprendere le domande della prova scritta e a trasmetterle a un suggeritore esterno. Non fu, invece, rinvenuta l’auricolare, un pezzo piccolissimo del quale – così sospettò la polizia già in allora – probabilmente s’era disfatto in qualche modo.

Il materiale fu sequestrato e l’uomo denunciato. L’indagine sulle sim card rinvenute, comprese quelle del cellulare, confermarono che durante il test la telecamera trasmise e che il modem router ricevette traffico telefonico. Gli accertamenti portarono gli inquirenti a ritenere che l’egiziano avesse preso contatto con un gruppo di persone specializzate in queste frodi e che avesse ricevuto l’apparecchiatura in provincia di Varese, prima di salire a Domodossola per il test. Ora il 54enne deve rispondere penalmente di quell’esame aggiustato e rischia una sanzione pecuniaria come minimo di 9.000 euro.