VCO - 31-3-2025 -- Nel 2024, il Piemonte ha esportato beni verso la Germania per un valore che supera gli 8 miliardi di euro, confermandosi come una delle regioni italiane più rilevanti sul mercato tedesco. Tuttavia, questo dato positivo è accompagnato da un calo complessivo dell'export regionale pari all'11,7% rispetto all'anno precedente, un trend che rispecchia una flessione generale nelle esportazioni italiane verso Berlino. Secondo il dossier dell'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, la Germania ha visto un calo significativo delle vendite italiane, con la perdita di oltre 10 milioni di euro al giorno per le imprese italiane, un dato che preoccupa in particolare per il settore dei macchinari, dove il Piemonte, pur mantenendo una flessione più contenuta (-2,9%), registra comunque una caduta delle vendite.
Il Verbano Cusio Ossola, con una flessione del 18%, si inserisce tra le province piemontesi più colpite, con un calo dell'export verso la Germania pari a circa 113 milioni di euro. La provincia di Torino, pur rimanendo la principale esportatrice della regione con oltre 3,6 miliardi di euro di beni spediti, ha subito una flessione più marcata, pari al 23,8%, che evidenzia una contrazione significativa delle vendite. In controtendenza, però, ci sono alcune province, come Novara, che segnano un incremento (+7,7%), segno di una maggiore resilienza di alcune filiere locali.
L’export piemontese rappresenta l’11,8% di quello italiano, mentre il valore aggiunto prodotto dal commercio estero equivale al 6,1% del totale regionale, un dato che dimostra quanto il commercio internazionale sia vitale per l’economia del Piemonte. Tuttavia, le difficoltà incontrate da settori strategici, come quello dei macchinari, mettono in evidenza l’importanza di diversificare e innovare per rispondere alle sfide del mercato globale.
In un contesto più ampio, l’Italia ha registrato nel 2024 un calo del 5,0% nelle vendite verso la Germania, un mercato che, pur restando il principale partner commerciale per il nostro Paese, ha visto un drastico ridimensionamento degli scambi. A livello regionale, il Veneto si conferma la regione con la maggiore esposizione al mercato tedesco, con il 6,2% del valore aggiunto derivante dall’export, seguito dal Piemonte con il 6,1%. In questo scenario, l’internazionalizzazione e la capacità di innovazione rimangono cruciali per recuperare terreno e continuare a sostenere le economie locali, anche in territori come il VCO, che devono affrontare sfide specifiche legate alla grande difficoltà di accesso ai mercati esteri.
Il Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, Giorgio Felici, ha sottolineato come il Piemonte debba fare uno sforzo maggiore per rafforzare il rapporto commerciale con la Germania, nonostante l’attuale fase di difficoltà: "Gli oltre 8 miliardi di euro di beni esportati sono un segnale positivo, ma è necessario fare di più per invertire la tendenza negativa". Una sfida che, purtroppo, è resa ancora più complessa dal quadro economico internazionale, ma che impone a tutti i livelli, da quello regionale a quello nazionale, di cercare risposte concrete per sostenere le imprese in un mercato sempre più competitivo.