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VERBANIA - 10-04-2025 -- Telefonisti e corrieri della truffa sotto scacco. Sono sei le persone, tutte residenti in Campania, per le quali la Procura di Verbania chiede l’emissione di misure cautelari. La prossima settimana è fissato davanti al gup l’interrogatorio preventivo in cui gli indagati potranno difendersi dalle contestazioni degli inquirenti davanti a un giudice, chiamato poi a valutare l’applicazione dei provvedimenti chiesti dall’accusa.

L’attività investigativa condotta a Verbania parte dai numerosi arresti che, negli ultimi mesi, hanno permesso di individuare in flagranza gli emissari di un gruppo criminale dedito alle truffe del finto nipote. Lo schema è collaudato: a casa di persone anziane arriva una telefonata – che, secondo l’accusa, proviene da veri e propri call center con operatori ben istruiti – in cui si paventa un grave danno (un incidente provocato, o un problema giudiziario) a un congiunto che richiede, per evitargli il carcere, il pagamento immediato di una somma di denaro. A ritirarla sono i corrieri che, spacciandosi per finti carabinieri o falsi avvocati, bussano al domicilio e raccattano contanti, gioielli e preziosi. L’attenzione di polizia e carabinieri in provincia ha portato a diversi arresti, risalendo a monte dei quali sono stati aperti più fascicoli penali per truffa aggravata in concorso, le cui indagini richiedono l’emissione di misure cautelari.