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STRESA - 11-04-2025 -- Mentre entravano nella conferenza dei capigruppo, prima ancora che la riunione iniziasse, le convocazioni sono partite dal pc del Comune. Un’inaspettata – da parte dei consiglieri di minoranza – accelerazione del sindaco Marcella Severino è l’ultimo capitolo della telenovela politico-amministrativa della città di Stresa, che dal 31 gennaio è senza un assessore e un consigliere (la dimissionaria Carla Gasparro), bloccata nei numeri per la contrapposizione tra la risicata – per due defezioni – maggioranza e un’agguerrita minoranza che sta facendo le barricate sulla surroga della dimissionaria. Scalpita di entrare il quarto dei non eletti, l’ultimo “ripescabile”, Fiorenzo Ridolfi, sul quale i gruppi di opposizione sostengono sussista un conflitto di interessi per il ruolo di dipendente di Enel-X legato all’appalto dell’illuminazione pubblica di recente assegnato e dal valore di oltre tre milioni di euro.

Già in due occasioni il Consiglio s’è inceppato sullo surroga. L’ultima, la scorsa settimana, quando su richiesta delle minoranze, s’è deciso di proporre la contestazione formale dell’incompatibilità a Ridolfi secondo la procedura di legge. L’interessato ha già risposto sostenendo di non aver conflitti di interesse e ha dichiarato di essere intervenuto, in quell’appalto, una sola volta, il giorno della conferenza stampa.

La convocazione prima della conferenza dei capigruppo non è stata ben accolta dalle minoranze, in particolare dall’ex sindaco Giuseppe Bottini, che ha protestato per quello che ritiene uno sgarbo istituzionale.

L’appuntamento è per oggi alle 18, con una seconda seduta già convocata a seguire nel caso mancasse il numero legale.