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VERBANIA – 12-4-2025 -- Un milione e mezzo di euro a bilancio per la manutenzione del verde pubblico nel biennio, ma la situazione a Verbania, città delle ville e dei giardini, lascia ancora a desiderare. L'amministrazione Albertella si trova a fare i conti con una gestione degli spazi verdi cittadini, complicata dal “caos cantieri” che da mesi affligge Intra, eredità dalla precedente giunta. I recenti lavori hanno lasciato una situazione "imbarazzante": teli di plastica nera al posto di aiuole fiorite e un senso generale di incompiutezza, poco compatibile con una città a vocazione turistica.

Il Comune ha stanziato 23mila euro per rimediare alla situazione, incaricando un’azienda specializzata di procedere con nuove piantumazioni e la rimozione dei teli neri, nel tentativo di rendere più accettabile lo scenario in vista dell’arrivo dei turisti. Si punta a un miglioramento estetico e funzionale a breve termine. Gli operai sono al lavoro. I teli neri “da orto” sono stati rimossi, e si sta procedendo alla piantumazione di azalee, piante tipiche del lago che assicureranno lunghe fioriture. “Facciamo quel che riusciamo, lavorando anche di sabato – ci spiegano dalla ditta -. Anche se stiamo prendendo molti insulti, come se noi fossimo la causa del danno, non quelli che stanno provando a porre rimedio”. Purtroppo i giorni di pioggia che accompagneranno la settimana prossima, non renderanno possibile il completamento del lavoro entro Pasqua. Ma già allo stato attuale la situazione appare migliorata rispetto ai giorni scorsi. Soprattutto gli antiestetici teli neri sono stati sostituiti con materiale meno impattante e biodegradabile.  Un segnale di attenzione, che però non spegne le critiche.

Verbania, che ospita Villa Taranto, il Museo del Paesaggio, ed è depositaria di una tradizione florovivaistica di livello mondiale, sembra mancare ancora di una visione organica che integri le sue eccellenze botaniche con il tessuto urbano. "Il verde è cultura, a Verbania più che mai, ma questa consapevolezza sembra che manchi, tranne alcune eccezioni", commentano i cittadini più attenti, e certo non è un segnale di attenzione  l’episodio vandalico che, nelle settimane scorse, ha visto il taglio da parte di mani ignote di una ventina di alberi alla foce del San Giovanni, forse per ricavare posti auto dove non si può.

Luca Zanellati, architetto paesaggista e responsabile nazionale dei Comuni Fioriti per Asproflor, che frequenta regolarmente Verbania, intervistato nei giorni scorsi ha offerto un parere tecnico severo ma costruttivo: "Più verde va sempre bene, e ci piacerebbe davvero avere Verbania tra i comuni fioriti", ha premesso, ricordando che il verde pubblico non è un costo fine a se stesso, ma un investimento. Investimento nel turismo, ma anche nel benessere dei cittadini.  

Il paesaggista aveva evidenziato i tanti errori tecnici fatti sul lungolago: i teli neri non solo antiestetici ma come fonte di inquinanti microplastiche, le piantumazioni non miscelate che rischiano di creare “buchi” in caso di malattie, gli alberi che finiranno per fare ombra alle aiuole, e ancora l’assenza di panchine, il riverbero estivo della pietra, e quelle strisce “ondivaghe” sulla pavimentazione che sembrano lasciate a metà, e che certo danno un senso di provvisorio.

A Pallanza la situazione appare nettamente migliore: tuttavia, anche qui, il verde lungo la ristrutturata piazza Garibaldi appare più come una cornice che come un elemento davvero valorizzato.

Con la stagione turistica ormai alle porte, cresce dunque la preoccupazione per l’impatto che questi spazi avranno sui visitatori, specialmente quelli provenienti da paesi come Svizzera e Germania, dove la cura del verde urbano è una regola non scritta ma ben osservata. A Intra, oltre al criticato lungolago, i turisti si troveranno a passeggiare tra aree poco ombreggiate e alberature ancora giovani. Emblematico, il grande parcheggio vicino all’area della Navigazione: una distesa grigia dove il poco verde è soffocato dal cemento.

Un contrasto stridente per la città che sarà presente con i suoi florovivaisti all’edizione 2025 di Euroflora a Genova, in uno stand regionale che racconterà, tra le altre cose, la bellezza di Villa Taranto e il fascino paesaggistico dei Laghi. Il rischio è quello di mostrare una doppia faccia: eccellenza a livello di immagine e promozione, ma difficoltà a tradurre quella vocazione in un verde urbano quotidiano all’altezza della sua fama.

Tuttavia, il recente intervento sul lungolago dimostra che la situazione può cambiare. Un segnale nella direzione giusta.

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