VERBANIA - 21-04-2025 -- Mentre si attende l’avvio della cassa integrazione straordinaria e il destino dei lavoratori della Barry Callebaut di Verbania pare segnato, resta accesa la speranza che nello stabilimento di via Cavallotti a Intra, che fu già di Nestlè, resti un qualche tipo di produzione. Nei giorni scorsi s’è diffusa la voce di un sopralluogo, il secondo, da parte di un potenziale acquirente. Nell’annunciare improvvisamente, a settembre 2024, lo stop all’attività di Verbania per concentrarsi sulle altre due unità produttive italiane, la multinazionale franco-belga (con sede in Svizzera) del cioccolato aveva assunto una posizione rigida, che ha visto aprirsi qualche spiraglio dopo la sollevazione dei dipendenti, il sostegno che essi hanno ricevuto dalle istituzioni e le interlocuzioni a Roma e Torino. È stata data così la possibilità, attraverso l’advisor Vertus, di cedere lo stabilimento, purché non a un diretto concorrente.
Il soggetto che sarebbe potenzialmente interessato e che ha preso contatti con Vertus, sarebbe al secondo sopralluogo. Il nome non è noto ma è stato riferito che opera nel campo alimentare, non in concorrenza con Barry Callebaut.
Nel frattempo lo scorso 7 febbraio azienda e sindacati hanno raggiunto un accordo sulle procedure di licenziamento collettivo degli 86 lavoratori dello stabilimento. Una decina ha trovato un diverso impiego. Gli altri attendono l’apertura della cassa integrazione straordinaria.
