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VERBANIA - 25-4-2025 -- Bella ciao intonata dai giovani, mentre il corteo sfilava in silenzio lungo corso Mameli. Il lutto richiesto per la scomparsa di Papa Francesco, ha fatto sì che la banda non marciasse, limitando l'accompagnamento musicale alla cerimonia commemorativa al monumento ai Caduti sul lungolago di Intra. Inno nazionale, la canzone del Piave, il silenzio per omaggiare i defunti, e un Bella ciao finale, una chiosa corale, inevitabile. Con Bella ciao cantata dal pubblico è iniziata d'altronde la commemorazione sul lungolago, con Bella ciao è proseguita, dopo l'alza bandiera (a mezz'asta) e l'alloro deposto al monumento. Albertella ha dovuto attendere che il canto terminasse per poter attaccare col suo saluto. Il sindaco ha più volte voluto usare la parola "Libertà" per parlare di questa giornata "25 Aprile festa di tutti gli italiani che si riconoscono nella democrazia, nella libertà...", ma non ha tralasciato "Liberazione", parlando di quegli uomini e quelle donne "Straordinariamente normali che hanno scelto la parte giusta della Storia e ne hanno segnato i capitoli [...]Sono passati 80 anni da quando con coraggio, i partigiani, grazie allo sbarco degli Alleati e al sacrifico di migliaia di vite, hanno compiuto la Liberazione". Quel sacrificio, inciso nei nomi della lapide che a Fondotoce riporta i Caduti della Resistenza nell'allora provincia di Novara, nel ricordo del vice presidente della Provincia, Gianmaria Minazzi, mentre il vice prefetto Gerardo Corvatta ha voluto usare le parole del prefetto Formiglio pronunciate il 25 Aprile dell'anno scorso per ricordare che la democrazia che la Liberazione ci ha restituito, non è un bene da dare per scontato, ma che va coltivato ogni giorno. Commosso l'intervento del presidente dell'Anpi provinciale Franco Chiodi, che prima di criticare le indicazioni del governo sulla "sobrietà", ha ricordato il professor Pierantonio Ragozza ed il sindacalista Carlo Alberganti, entrambi protagonisti di tanti 25 Aprile nel VCO, recentemente scomparsi. Commosso anche il suo saluto al partigiano Gatto, Arialdo Catenazzi, l'ultimo partigiano del VCO; sempre presente il 25 Aprile e presidente onorario Anpi. E poi il ricordo di Papa Francesco "una sorta di moderno partigiano" del quale ha ricordato le battaglie per un mondo più giusto. Le parole finali all'oratore Gianni Galli, del comitato scientifico della Casa della Resistenza. Gatti ha ricostruito i giorni sul lago precedenti la liberazione, la battaglia di Intra, la Liberazione compiuta, gli uomini della divisione Flaim che entrano da quella che oggi è via della Resistenza, trovandosi così a controllare la città. Erano i disobbendienti, coloro che andarono contro quell'educazione improntata all'obbedienza cieca che il regime fascista aveva imposto agli italiani in venti anni di dittatura.
E così in questo 25 Aprile nel quale le polemiche di sempre hanno trovato ulteriori momenti di attrito, pretestuosi o meno, Verbania ha puntato sull'emozione. L'emozione della presenza di Arialdo Catenazzi, che ha fatto di un 25 Aprile "difficile" un momento di sincero coinvolgimento.