VERBANIA - 27-04-2025 -- In ricordo di Anna Maria Princigalli. Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione Bari, città d’origine della famiglia della pedagogista, partigiana e politica scomparsa nel 1969 e che ha scritto in Val Grande e nel Verbano importanti pagine della Resistenza, s’è mobilitata per riscoprirne la figura. I familiari hanno ricevuto il XXV Aprile una pergamena onorifica per l’impegno nella lotta di Liberazione ed è stata lanciata la proposta di intitolarle una strada del capoluogo pugliese.
Nata a Canosa nel 1916, Princigalli era figlia di un ufficiale dell’esercito pugliese di stanza al nord durante la prima guerra mondiale e di una maestra bergamasca di origine ebrea. Laureatasi a Firenze in Storia della filosofia, da giovane contrasse la tubercolosi, in seguito della quale, nel 1944, le fu asportata a Milano una parte di polmone. Venne mandata in convalescenza all’Eremo di Miazzina, struttura allora specializzata proprio nella cura di patologie polmonari. Antifascista e comunista, nel Verbano prese i contatti per entrare nella Resistenza. Lo fece nella brigata Giovine Italia in cui militava anche il verbanese Nino Chiovini, con cui ebbe una duratura amicizia anche dopo la guerra. Si unì successivamente alla brigata Cesare Battisti e costituì la Volante Cucciolo, confluendo poi nella brigata garibaldina Valgrande Martire con il nome di battaglia di "Anna Maria", messa a capo dell'Ufficio Stampa e Propaganda. Nell’ottobre del 1944 venne arrestata in provincia di Varese e rilasciata, dopo essere stata torturata, due mesi dopo. Rientrò nella Resistenza nella neo-costituita divisione Mario Flaim, unico ufficiale donna con l’incarico di capo dell'Ufficio Stampa e Propaganda.
Dopo il 25 aprile riprese la sua professione di pedagogista in ambito accademico come docente, non rinunciando alla militanza politica. Il peggiorare delle sue condizioni di salute le imposero il ritiro a quarant’anni. Il resto della sua vita lo trascorse a Roma, all’istituto degli studi comunisti delle Frattocchie, anche scuola di partito del Pci.
