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VERBANIA - 29-04-2025 -- “Faremo il possibile: attendiamo il cronoprogramma”. Ha usato prudenza e una cautela che stona con l’annuncio dato il mese scorso dal sindaco l’assessore verbanese Daniele Capra. Che, nel Consiglio comunale di ieri sera, rispondendo a un’interpellanza del Pd sul cantiere di piazza Ranzoni, non ha escluso che le lavorazioni debbano proseguire anche durante l’estate, in quella “finestra” chiesta a gran voce dai commercianti per salvare la stagione turistica e che sarebbe ora a rischio. Il titolare della delega ai Lavori pubblici ha risposto alle domande del suo predecessore Raffaele Allevi, sotto la cui guida quell’opera – fortemente voluta dalla giunta Marchionini e finanziata con il Pnrr – ha preso il via e che s’è arenata tra mille difficoltà, non ultima la revoca del contratto all’impresa appaltatrice e l’affidamento alla seconda classificata. Questo dilatarsi dei tempi è ciò che ha preoccupato Allevi, che ha chiesto maggiori informazioni alla giunta “convocando anche l’apposita Commissione” e che ha chiesto quando finirà l’opera, contando che giugno 2026 è la scadenza ultima per rendicontare gli interventi finanziati con il Pnrr. “Come Pd siamo favorevoli ai cantieri estivi perché è bene tenere tempi prudenziali, in modo da terminare prima e non mettere a rischio il finanziamento” – ha detto Allevi, suggerendo di usare l’estate per le opere nelle vie laterali la piazza. “Non è necessario andare in Commissione perché il cantiere è affidato e sono da discutere solo questioni tecniche, non politiche” – ha replicato Capra che, confermando che i lavori estivi nelle vie laterali “è una delle opzioni. Siamo in attesa”.

Quel cantiere infinito e che ha portato grandi problemi e ritardi, è un nervo scoperto dei commercianti della piazza, il cuore commerciale della città provato dall’inaccessibilità di ampi tratti per diversi mesi. Sotto Pasqua, annunciando l’apertura della parte a lago, già terminata, il sindaco Giandomenico Albertella aveva annunciato che tra maggio e settembre il cantiere sarebbe stato sospeso per riprendere in autunno. Potrebbe non essere così, anche perché il fattore tempo non è comprimibile. Le settimane perse tra la revoca dell’appalto e le trattative per il subentro di un’altra impresa sono state infruttuose. Solo con la quantificazione del cronoprogramma e dei giorni effettivi di lavorazione mancanti si potrà capire se l’estate sarà libera da operai, ruspe e camion.