DOMODOSSOLA- Il Movimento 5 Stelle
ha ottenuto di discutere in commissione a Domo dei punti della legge regionale sulla ludopatia che prevede limitazioni di orario e luogo: “Siamo soddisfatti del risultato raggiunto il Movimento 5 Stelle domese- spiega Monica Corsini, consigliere comunale dell'M5S- che nella conferenza capigruppo con il fondamentale il sostegno di tutte le parti politiche ottiene un risultato importante per il contrasto alla ludopatia. A seguito dell'interrogazione presentata dal M5S il 28 luglio, in merito all'applicazione della legge sulla ludopatia , che prevedeva l'obbligo di eccepire alcuni punti entro 90 giorni dalla pubblicazione, quindi entro il 19 agosto ha prodotto un'ordinanza temporanea (con scadenza 3 mesi) con l'impegno in commissione di discutere tutti i punti trattati dalla legge regionale. Dal 2013 il Movimento 5 Stelle a Domodossola ha cominciato la sua campagna di sensibilizzazione sul gioco d’azzardo lecito e a distanza di 3 anni , appena insediato, presenta la sua prima interrogazione. Le consigliere Monica Corsini e Milena Ragazzini considerano l’ordinanza una grande partenza perché introduce limiti di orario per l’attività di sale gioco e scommesse e per il funzionamento delle “macchinette" installate nei locali pubblici. Gli orari di esercizio delle sale giochi e di utilizzo degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincite in denaro, limitando gli orari di apertura dalle ore 14 ,00 alle 18,00 per poi riaprire dalle 20,00 fino alle 24,00, i limiti di orario non riguardano l’apertura degli esercizi ma l’uso degli apparecchi. Come affermato dalla Corte Costituzionale, l’Amministrazione comunale esercita il proprio potere di regolamentazione per garantire la quiete pubblica, la dignità umana, l’utilità sociale, la salute. L’impegno di tutte le forze politiche è stato prezioso ora speriamo che si possa prendere d’esempio anche il regolamento di Bergamo che prevede di regolamentare gli orari di accesso pure per scommesse, gratta e vinci e lotterie istantanee. L’industria del gioco d’azzardo legale fattura 90 miliardi l’anno in Italia creando maggiori costi sociali, sanitari ed economici; lo dimostra il fatto che dal 2005 al 2013 i giocatori patologici in carico all’Asl piemontese sono cresciuti del 643%, alimentando anche il circuito illegale , indebitamento da gioco e usura”.