VCO - 1-5-2025 -- Marco Marchioni, presidente dell’Agenzia territoriale per la casa del Piemonte Nord, è stato nominato amministratore unico di ConSer Vco. La società pubblica, che gestisce il ciclo dei rifiuti e i servizi di igiene urbana in provincia con circa 300 dipendenti, ha visto l’elezione di Marchioni con il 55,78% delle quote azionarie, espresse dai 74 Comuni del territorio, in un’assemblea che ha registrato la presenza di oltre il 96% delle quote complessive.
Il nuovo amministratore, avvocato di Baveno ed esponente della Lega, subentra a Giuseppe Grieco, esponente del Pd e docente di economia, che conclude il secondo mandato. Alla selezione, avviata con un bando pubblico, avevano partecipato sei candidati, ma la scelta si è ristretta ai due nomi principali. La proposta per Marchioni è arrivata dal sindaco di Verbania, primo Comune azionista con il 33% delle quote.
Nonostante un fronte ampio favorevole alla riconferma di Grieco (Domodossola, Omegna, Gravellona, Baveno tra gli altri), i numeri non sono bastati. È emersa forte la critica sull’eccessiva incidenza del peso specifico di Verbania nelle decisioni strategiche della società. Il tema ha generato tensioni, con diversi amministratori locali che avevano invocato continuità e persino ipotizzato la riapertura dei termini per arrivare a una candidatura condivisa.
Nel dibattito è stato anche sollevato il nodo della compatibilità tra il ruolo in ConSer e l’attuale incarico di Marchioni all’ATC, ente che gestisce oltre 10 mila alloggi di edilizia popolare in quattro province. Una doppia responsabilità che, secondo alcuni, rischia di compromettere l’efficacia e l’impegno necessario in un settore tanto delicato.
Il Partito Democratico ha diffuso un comunicato molto critico: “La nomina di Marchioni è l’ennesima espressione di una logica spartitoria, dove l’appartenenza politica prevale sulle competenze e sull’interesse collettivo – dichiara Riccardo Brezza, segretario provinciale del Pd –. È un messaggio sbagliato, in un momento in cui ai cittadini si chiede rigore, mentre si dovrebbe dare esempio e responsabilità”.
Tra le sfide sul tavolo del nuovo amministratore ci sono il completamento dell’impianto di valorizzazione dei rifiuti a Ornavasso, finanziato in parte con fondi Pnrr e da collaudare entro giugno 2026, lo smantellamento dell’inceneritore dismesso di Mergozzo e la valutazione sull’eventuale ingresso di un partner privato in ConSer.
Il tutto in un clima già teso, anche per le proteste di artigiani e commercianti contro l’aumento del 12% della tassa rifiuti, che lamentano di essere “sotto pressione”.
