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VCO - 2-5-2025 -- Dal mensile "Lepontica" di Paolo Crosa Lenz, riprendiamo un interessante articolo dedicato alla coppia di falchi che nidifica sulla falesia di Colloro, il "Sasso bianco" nel parco nazionale. Anche quest’anno, infatti Falco pellegrino e Biancone hanno scelto queste pareti come sito di nidificazione. In considerazione di ciò l’Ente parco ha vietato l’accesso fino alla fine di luglio per non interferire nelle delicate fasi di riproduzione.

Entrambi puntano al cielo: i climber che arrampicano sulle rocce vincendo la forza di gravità e gli uccelli per indole naturale. Nel Parco Nazionale Val Grande è presente un coppia di falco pellegrino che fa il nido sopra Colloro in Val d’Ossola, nel cuore di una falesia frequentata dai climber. Il falco pellegrino è monogamo e la femmina depone due o tre uova in primavera. Al vertice della catena alimentare, il rapace, famoso per la velocità di cattura, è un indicatore dello stato di salute dell’ecosistema. Per permettere la nidificazione, la schiusa e lo svezzamento del piccolo, che necessitano di sicurezza e tranquillità, il Parco ha chiuso per cinque mesi, fino al 31 luglio, la palestra e la comunità dei climber l’ha accettata di buon grado, anche perché l’Ossola è piena di falesie aperte e affascinanti, quasi una Yosemite alpina. È un buon segno di rispetto per la natura. L’amica
naturalista Cristina Movalli, responsabile del Servizio Conservazione della Natura del Parco, mi racconta: “La nidificazione del falco pellegrino avviene in primavera, ma già dal mese di febbraio inizia a studiare il territorio e a frequentare il sito prescelto per il nido. Sono anni che, grazie anche ai Carabinieri forestali, monitoriamo questa coppia, insieme ad altre tre coppie che abitano il Parco. Ora è diventata una specie vulnerabile e quindi è essenziale la sua tutela, ancor di più nella fase della riproduzione. Poi in estate, quando il piccolo spiccherà il volo, non sarà più necessario precludere quell’area. Anni fa avevamo fatto anche un incontro con le associazioni e i gruppi di arrampicata sportiva e ave-
vano capito la necessitò di questo provvedimento».
Anche nel Parco Naturale all’alpe Devero, sulle pareti di roccia di Crampiolo alle pendici del Pizzo Fizzi, le Aree Protette dell’Ossola avevano chiuso all’arrampicata durante la nidificazione
dell’unica coppia di aquila reale presente nel Parco. Poi la “regina dei cieli” è andata a fare il nido altrove e da due
anni il provvedimento è stato ritirato.