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BERNA - 5-5-2025 --

Dal dicembre 2025 cesserà definitivamente il servizio dell’“autostrada viaggiante” (Rola), che per oltre sessant’anni ha consentito il trasporto dei camion su rotaia attraverso le Alpi, riducendo il traffico stradale e l’impatto ambientale. A comunicarlo è stata la società RAlpin – partecipata da BLS, Hupac e FFS Cargo – che ha anticipato di tre anni la chiusura delle operazioni rispetto alla data prevista del 2028.

Le motivazioni? Difficoltà economiche crescenti, infrastrutture ferroviarie fragili in Germania e un calo di affidabilità del servizio. Già nel 2024 circa il 10% dei treni è stato soppresso, con un deficit di oltre 2 milioni di franchi. Nel primo trimestre 2025 la situazione è peggiorata: 794 treni operativi contro i 1.018 dello stesso periodo dell’anno prima.

Il collegamento ferroviario interessato è quello tra Friburgo in Brisgovia (Germania) e Novara (Italia), attraverso la linea del Sempione, uno degli assi strategici del traffico transalpino. Proprio la debolezza della rete ferroviaria tedesca ha influito pesantemente sulla regolarità del servizio.

Resterà attivo il trasporto dei rimorchi, ma non più quello di camion interi e conducenti.
Il servizio rappresentava circa il 7% del traffico combinato transalpino su ferro. Ora si teme un ritorno massiccio dei camion sulla strada, con impatti significativi sull’ambiente alpino. L’offerta di servizi comprende 100 000 posti l’anno per il trasferimento di autocarri dalla strada alla rotaia. Nel 2024 hanno usufruito dell’offerta circa 72 000 autocarri.
Presso i terminal, i conducenti degli autocarri caricano i veicoli su carri ultrabassi, viaggiando poi al seguito del veicolo in un apposito vagone.

L’intervento degli ambientalisti
L’associazione Pro Alps ha lanciato l’allarme: la fine della Rola è “un colpo duro alla politica di trasferimento del traffico dalla strada alla ferrovia”, contraria allo spirito dell’Iniziativa delle Alpi approvata in Svizzera. Chiede al Consiglio federale di presentare urgentemente una strategia di transizione per evitare un’esplosione del traffico pesante e di destinare i fondi risparmiati al rafforzamento del trasporto ferroviario.