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arnie apicoltore

PIEMONTE - 06-05-2025 --La produzione di miele in Piemonte sta vivendo una grave crisi, con un calo di produzione del 200% negli ultimi dieci anni e soffre in particolare per le conseguenze dei mutamenti climatici, dell’acaro-parassita varroa destructor, dell’agricoltura intensiva e della concorrenza di prodotti extraeuropei. Lo hanno riferito, in terza Commissione, presieduta da Claudio Sacchetto, il presidente e il vicepresidente della cooperativa Piemonte Miele Davide Colombo e Riccardo Polide.


Hanno chiesto alla Commissione di sostenere la dichiarazione ufficiale dello stato di crisi del settore e di creare un gruppo di lavoro che affronti gli aspetti scientifici per contrastare l’acaro e difendere le produzioni italiane, coinvolgendo anche la grande distribuzione, e una diversa ripartizione dei fondi destinati al comparto produttivo.


I rappresentanti di Piemonte Miele hanno inoltre richiamato il loro Manifesto per il futuro dell’apicoltura, redatto nel 2024 per coinvolgere cittadini, istituzioni, scuole, aziende e organizzazioni di settori diversi per proteggere gli impollinatori e promuovere un cambiamento fattivo nella tutela della biodiversità e dell’ambiente, con particolare attenzione al ruolo dell’apicoltore.


A margine della seduta il presidente Sacchetto ha dichiarato “la disponibilità della Commissione a valutare l’adesione al Manifesto e ad approfondire le problematiche del settore, estendendole anche alla Giunta regionale”.


Sono intervenuti, per richieste di delucidazioni, i consiglieri Giulia Marro (Avs), Monica Canalis, Emanuela Verzella (Pd), Marco Protopapa (Lega) e Annalisa Beccaria (Fi).