MACUGNAGA – 6-5-2025 -- L’arresto ai domiciliari del sindaco Alessandro Bonacci, notificato lunedì mattina nell’ambito di un’inchiesta della Procura, apre ufficialmente una fase di incertezza amministrativa nel piccolo ma importante comune alpino. L’accusa è pesante: Bonacci avrebbe falsificato e retrodatato un’ordinanza per giustificare la realizzazione di un sentiero nella zona del ghiacciaio del Belvedere, area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico.
A breve, con la comunicazione già inviata alla Prefettura del VCO e da qui al Ministero dell’Interno, dovrebbe arrivare il provvedimento di sospensione dalle funzioni del primo cittadino ai sensi della legge Severino, che prevede l’allontanamento temporaneo degli amministratori locali sottoposti a misure cautelari.
In questo scenario, sarà il vicesindaco Claudio Meynet a dover decidere se assumersi la responsabilità della guida dell’amministrazione. La legge consente al vice di reggere la giunta in caso di sospensione del sindaco, ma non è detto che ci sia disponibilità a farlo. Meynet si troverà davanti a un bivio: accettare un incarico temporaneo in un contesto delicato o lasciare spazio allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale.
Se il vice dovesse rinunciare, infatti, scatterebbe il commissariamento del Comune. In quel caso, la gestione straordinaria verrebbe affidata a un commissario prefettizio, con il compito di traghettare Macugnaga fino a nuove elezioni. Un'eventualità non banale, visto il ruolo turistico rilevante della località e la necessità di garantire continuità amministrativa, soprattutto nella stagione estiva alle porte.
Nel frattempo, i legali del sindaco potrebbero presentare ricorso al Tribunale del Riesame di Torino per chiedere la revoca degli arresti domiciliari. Bonacci potrebbe anche dimettersi per far decadere le esigenze cautelari determinate dalla possibilità di "inquinamento" delle prove. Resta dunque aperta anche l’ipotesi di un passo indietro volontario da parte di Bonacci.
La comunità di Macugnaga – circa 500 residenti stabili ma migliaia di visitatori ogni anno – osserva con preoccupazione gli sviluppi. L’indagine giudiziaria si intreccia ora con un delicato passaggio istituzionale, che rischia di lasciare il paese senza guida in un momento cruciale.
